Quota 103 INPS, tre opzioni per accedere alla pensione anticipata: requisiti e come fare
La controversa Quota 103 continua a far parlare di sé: adesso, la discussione ruota intorno ai requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata, oltre che intorno alle tre opzioni previste per poter accedere a suddetta pensione.
Sappiamo già molto bene che, in effetti, chi riuscirà ad ottenere i requisiti previsti da Quota 103 entro la fine di quest’anno, potrà comunque continuare a lavorare. Al contrario, coloro che decideranno di accedere alla pensione anticipata, potranno farlo, ma con un assegno ridotto.
Analizziamo insieme la situazione nel dettaglio, scoprendo non solo i requisiti, ma anche le tre vie a disposizione dei lavoratori che, nel corso dell’anno corrente, intendono accedere alla pensione in anticipo mediante questa dibattuta opzione.
Requisiti Quota 103: il lavoratore può scegliere di non lasciare il proprio impiego
Nello specifico, secondo una recente notizia riportata dalle più autorevoli testate nazionali, tra cui Il Sole 24 Ore, coloro che, nel 2023, avranno cumulato i requisiti per la Quota 103, potranno scegliere di non accedervi.
In questo caso, qualora il dipendente ottenga i requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata, anche se potrà rinunciarvi potrà, al contempo, rinunciare all’accredito dei contribuiti che il lavoratore stesse deve versare all’INPS. Una volta effettuata tale rinuncia, i contributi verranno concessi al lavoratore direttamente sulla propria busta paga.
In questo preciso momento, però, questa opzione non è ancora accessibile. I lavoratori che, una volta acquisiti i requisiti necessari per la pensione anticipata, hanno intenzione di continuare a lavorare rinunciando ai contributi da versare all’INPS, dovranno attendere qualche settimana.
Non è stato infatti ancora varato e firmato il decreto attuativo che rende possibile tale rinuncia. Prima di poter contare su questa nuova alternativa, infatti, sarà necessario attendere il benestare da parte della Corte dei Conti.
In ogni caso, la decisione presa dal lavoratore non è irreversibile. Il lavoratore può cambiare idea in qualsiasi momento e, una volta comunicata la propria nuova decisione, dal mese successivo il saldo dei contributi dovuti all’INPS potrà riprendere.
Quota 103, tre vie a disposizione dei lavoratori: requisiti richiesti e opzioni disponibili
Quella che sta per arrivare è comunque solo un’opzione, che non è obbligatoria, ma a discrezione del singolo lavoratore.
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Come abbiamo già anticipato in apertura, infatti, chi riuscirà a rispettare i requisiti previsti per l’accesso diretto alla Quota 103 potrà infatti procedere per tre vie.
La prima l’abbiamo già analizzata. Si potrà, cioè, una volta raggiunti i requisiti richiesti, proseguire col proprio impiego senza versare i contributi INPS. In questo modo, questi verranno erogati direttamente in busta paga all’interessato che ha optato per questa prima via.
La seconda via a disposizione dei potenziali idonei alla pensione anticipata è rappresentata dalla possibilità di continuare regolarmente. Si proseguirà dunque continuando anche con il versamento dei contributi, da pagare regolarmente all’INPS.
Infine, ovviamente, la terza via è rappresentata dalla Quota 103 stessa. Nel senso che coloro che rispetteranno i requisiti previsti potranno decidere di lasciare il lavoro, accedendo alla pensione anticipata come da normativa.
Le conseguenze sulla busta paga
È chiaro che, nel caso in cui il lavoratore scelga di accedere alla prima via, potendo quindi contare su un mancato versamento dei contributi INPS, ci saranno delle conseguenze.
E tali conseguenze riguarderanno la busta paga, modificandone gli importi. Infatti, è vero che il lavoratore potrebbe contare, ogni mese, su una busta paga più ricca. Ma è anche vero che le tasse da pagare si alzerebbero, in quanto aumenterà l’imponibile.
Requisiti Quota 103: come accedere alle tre vie previste
L’abbiamo detto varie volte: per poter accedere ad una delle tre vie previste, è necessario rispettare i requisiti richiesti per accedere alla Quota 103. Analizziamoli dunque brevemente prima di concludere.
Possono accedere alla Quota 103 o ad una delle opzioni alternative coloro che dimostreranno un’età di almeno 62 anni, oltre che 41 anni di contributi.
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