Pensioni INPS 2023, Quota 97,6 in scadenza: cos’è, requisiti e come funziona
Ci sono diverse opzioni previdenziali per chi vuole uscire prima dal lavoro. E tra queste è salita alla ribalta la cosiddetta Quota 97,6.
Purtroppo non c’è molto tempo per potervi avere accesso, per questo andiamo a vedere subito le specifiche emanate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, e soprattutto chi può beneficiare di Quota 97,6.
Arriva Quota 97,6, grande novità dall’INPS
Attraverso il messaggio numero 1100 del 2023, l’INPS ha comunicato la scadenza per effettuare la domanda per la pensione Quota 97,6.
Si tratta di una delle tante opzioni previdenziali previste per alcune categorie di lavoratori. Proprio questi potranno beneficiare di misure straordinarie per smettere di lavorare in anticipo.
Il 2023 è un anno ricco di opportunità per uscire prima dal lavoro, come abbiamo visto anche nel caso dell’Isopensione 2023, oltre all’Opzione Donna 2023 per tutte le lavoratrici dipendenti o autonome.
Per certi versi ricorda molto l’APE Sociale, una delle opzioni previdenziali anticipate riconfermate dalla Manovra di Bilancio 2023, ma si distingue per un particolare: il numero di turni notturni previsti all’anno.
Quota 97,6, ecco cos’è
Come anticipato, Quota 97,6 assomiglia ad APE Sociale, infatti a fare domanda possono provvedere anche i lavoratori di mansioni usuranti, anche se con una quota contributiva più alta rispetto a quelli di lavori standard.
Con Quota 97,6 si potrà andare in pensione a 61 anni e 7 mesi di età, ma solo se compiuti nel 2024. Non tutti però potranno godere di questo beneficio: ci sono ovviamente alcuni requisiti obbligatori.
Uno di questi è ovviamente l’invio della domanda entro i tempi previsti. Attraverso il messaggio numero 1110 del 2023, l’INPS ha già stabilito la scadenza per presentare la prima parte della domanda.
Se non si invia in tempo, l’uscita dal lavoro e la decorrenza della pensione ritarderanno ulteriormente, sempre con riferimento la data di scadenza superata.
Quota 97,6, come funziona
Il funzionamento di Quota 97,6 è molto semplice. Se si ha svolto negli ultimi anni una mansione usurante, si potrà accedere alla misura.
Il calcolo infatti prevede almeno 36 anni di contributi versati, così da portare l’uscita anticipata da 67-71 anni d’età a solo 61 anni, ai quali vanno aggiunto almeno 6-7 mesi per la “finestra temporale”, ovvero il passaggio dalla maturazione dei requisiti fino alla decorrenza della pensione.
A differenza di quanto già visto con APE Sociale e Decreto Salvi, per Quota 97,6 solo alcuni lavoratori potranno beneficiarne, come ad esempio coloro che lavorano nelle miniere, nelle cave o nelle gallerie, così come chi lavora ad alte temperature, ai palombari, a chi opera in cassoni ad aria compressa, e altri lavori.
Ricordiamo che la scadenza per l’invio della prima parte della domanda è fissata al primo maggio 2023.
Quota 97,6, quali sono i requisiti
Per poter beneficiare di Quota 97,6, bisognerà essere non solo lavoratori di una delle mansioni accennate prima, ma anche avere svolto o meno dei turni notturni.
Per turno notturno si intende un periodo lavorativo giornaliero di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. A titolo d’esempio, è turno notturno se va dalla mezzanotte fino alle 7 del mattino.
Per rientrare in Quota 97,6, bisognerà avere in acconto almeno 64 notti l’anno se per turni di almeno 6 ore consecutive. Altrimenti, se si parla di un intero anno lavorativo completo in notturna, le ore necessarie scendono a 3.
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Gli addetti alla linea catena possono accedere a Quota 97,6, a patto che la mansione sia stata svolta per almeno la metà della vita lavorativa o per 7 degli ultimi 10 anni.
Attenzione, l’età minima è di 61 anni e 7 mesi compiuti nel 2024 per i lavoratori dipendenti, mentre sale a 62 anni e 7 mesi per gli autonomi. E la domandava inviata in via telematica all’INPS assieme al modulo “AP45” in allegato. Per accedere al servizio telematico bisognerà accedere all’area riservata, solo tramite SPID, CIE, CNS.
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