Pensioni INPS 2023, novità TFS e anticipo TFR agevolato: a chi spetta e come ottenerlo

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
24/03/2023

Pensioni INPS 2023, novità TFS e anticipo TFR agevolato: a chi spetta e come ottenerlo

Pensioni, l’INPS rende noto in una nuova circolare quando e a chi spetta il TFR in anticipo erogato in maniera agevolata, per chi rientra nei trattamenti previdenziali flessibili come ad esempio Quota 103. Ecco i requisiti richiesti e come fare domanda per il finanziamento.

Pensione anticipata flessibile: requisiti e domanda INPS

Con la stessa circolare che regola le erogazioni in anticipo da INPS del Trattamento di fine rapporto, l’istituto, in data 10 marzo elenca anche i requisiti per fare la nuova domanda sperimentale per uscire dal lavoro con 61 anni di età e 42 di contributi. Le richieste potranno essere fatte da tutti coloro che maturano queste anzianità retributive e anagrafiche fino alla fine del 2023, come previsto dalla legge di Bilancio.

Questo a patto che i requisiti siano tutti in regola da almeno tre mesi prima della domanda. Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione invece, i requisiti dovranno essere maturati da almeno sei mesi. Quindi per quest’anno, o entro fine gennaio, o entro il 1 agosto.

TFR anticipato da INPS, a chi spetta

I lavoratori che rientrano in una delle opzioni previste per il pensionamento anticipato di qualche anno, possono richiedere anche il pagamento del TFR e TFS per i lavoratori pubblici, in anticipo rispetto a quando invece erogato dall’amministrazione. Come previsto dalla nuova legge infatti, a partire dal 1 febbraio è già possibile ottenere la somma, prima del raggiungimento dell‘età pensionabile per anzianità.

Quindi anche chi accede ad alcune delle opzioni flessibili potrà avere il pagamento dallo stesso istituto di previdenza senza dover passare tramite finanziamento bancario. Questa operazione conviene, perchè l’INPS applicherà all’anticipo soltanto l’1% di interessi sul prestito. Una volta quantificato l’importo, questo si potrà richiedere in unica soluzione, se inferiore a 50.000 euro. In alternativa tre rate annuali se il totale è uguale o superiore ai 100.000 euro.


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A chi non spetta l’anticipo TFR agevolato INPS

Come stabilito dalla circolare INPS, ci sono alcune eccezioni per quanto riguarda l’erogazione agevolata in anticipo della quota TFR o TFS. Infatti, per la nuova opzione flessibile sperimentale Quota 103, non sarà possibile fare domanda per il prestito. Questo quindi taglia fuori dai vantaggi tutti coloro che richiederanno la pensione anticipata in questa modalità nel corso dell’anno 2023.

I dipendenti in uscita anticipata dal lavoro, dovranno o attendere i tempi previsti per il pagamento della liquidazione o rivolgersi ad istituti finanziari per chiedere il finanziamento TFR. In alternativa i requisiti per l’ottenimento dell’importo decorreranno a partire dal compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.

 Come richiedere il TFR anticipato con finanziamento agevolato

Chi non riesce ad accedere all’anticipo INPS, può richiedere, con condizioni vantaggiose sui tassi di interesse l’anticipo TFS e TFR alle banche. Come stabilito dall’istituto nella nuova circolare però, nel caso di Quota 103, questa opzione è valida solo per i dipendenti pubblici e degli enti di ricerca. E per tali soggetti è previsto anche un limite massimo di finanziamento di 45.000 euro.

Questi prestiti sono coperti da Fondo di Garanzia statale, quindi per gli intermediari finanziari sono molto meno rischiosi rispetto ad un finanziamento ordinario. Per questo vengono offerte condizioni particolarmente vantaggiose in termini di importi e tassi di interesse. Se per i pubblici dipendenti che vanno in pensione con Quota 103, l’importo è limitato, questa regola non vale per gli altri lavoratori. Con anticipo TFR o TFS ordinario sarà possibile richiedere somme anche superiori a 50.000 euro. Per farlo bastano tre documenti:

  • Il certificato dell’ente che dichiara l’importo del trattamento di fine rapporto o fine servizio
  • Un’autodichiarazione dello stato di famiglia del richiedente
  • Un documento di attestazione reddito per chi richiede il finanziamento ordinario e non agevolato

Va comunque detto che la modalità agevolata prevede tassi di interesse molto bassi, per questo non tutte le banche aderiscono e non sono compresi tutti i tipi di lavoratori. Mentre per l’anticipo ordinario potrebbero variare annualmente gli interessi anche in base allo spread, e quindi aumentare nel tempo. Il consiglio quindi, è quello di verificare alcuni preventivi prima di effettuare la richiesta.

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