Pensioni INPS, aggiornata la procedura per la Quota 103: come fare domanda e quando

Autore:
Valentina Simonetti
  • Esperta di Bonus, Fisco, Pensioni e Redditi
  • Autrice esperta di welfare ed economia aziendale
12/05/2023

Pensioni INPS, aggiornata la procedura per la Quota 103: come fare domanda e quando

Pensione Quota 103, l’INPS aggiorna le procedure per le domande per tutti coloro che matureranno i requisiti previsti, dei 62 anni di età e 41 di contributi. Vediamo quindi per chi cambieranno le nuove modalità, le decorrenze e finestre di apertura per l’uscita, e quali categorie di lavoratori potranno sfruttare questa opzione entro il 31 dicembre 2023.

Quota 103, aggiornate le procedure INPS

L’INPS ha emesso un comunicato stampa in data 11 maggio 2023, con il quale informa i lavoratori che intendono accedere alla nuova misura pensionistica anticipata Quota 103, che per alcune categorie di dipendenti e autonomi le domande e le procedure sono state aggiornate.  Ricordiamo in breve, che si tratta di un’uscita dal lavoro che possono sfruttare i cittadini che abbiano compiuto almeno 62 anni e che abbiano 41 anni di contributi versati.

I requisiti dovranno essere maturati entro il 31 dicembre 2023.  L’istituto ha precisato che : procedura e caratteristiche del lavoratore resteranno come le precedenti, ma solo per tutti i lavoratori del settore scolastico e Afam, che potranno sfruttare le finestre pensionistiche del 1 novembre e 1 settembre dell’anno di maturazione requisiti di età e contributivi. Mentre per altri cambia la domanda di accesso, vediamo per chi.

Per quali lavoratori cambia la procedura per Quota 103?

La domanda per Quota 103 cambierà per tutti i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, oltre che per gli iscritti all’AGO, l’assicurazione generale obbligatoria e ad altre forme sostitutive gestite sempre dallo stesso istituto di previdenza. Quindi saranno queste le categorie interessate dalla variazione, che potranno fare nuova domanda, quando si aprirà la finestra temporale riservata ad ogni categoria, sempre se in possesso dei requisiti di età e contributivi da maturare entro fine dicembre.


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La modalità di domanda stessa invece non cambia. Cioè si potrà fare sempre tramite i canali previsti e già attivi

  • Sul canale online, entrando con SPID nell’apposita sezione del sito INPS per chi vuole fare richiesta in autonomia;
  • Tramite call center per chi ha bisogno dell’aiuto dell’operatore;
  • Tramite Caf e Patronati, nel caso si abbia bisogno di assistenza di un intermediario

Quando fare domanda di pensione Quota 103

Quando scatta il diritto al pensionamento con Quota 103? Non solo da quando si compie l’età minima per usufruire della misura, combinata ai 41 anni di contributi. Bisogna rispettare anche la finestra temporale. Date entro le quali dovranno essere soddisfatte tutte le caratteristiche richieste da INPS. Quindi per i lavoratori interessati dalla variazione della procedura queste saranno le tempistiche:

  • Decorrenza a partire dal 1° aprile per dipendenti privati e lavoratori autonomi, che dovranno attendere almeno tre mesi dalla maturazione dei requisiti
  • Decorrenza a partire dal 1° agosto per tutti i dipendenti pubblici, che invece dovranno attendere almeno sei mesi dalla maturazione dei requisiti.

In pensione con quota 103, quanto si prende?

Come abbiamo già detto in passato illustrando la misura pensionistica Quota 103, l’uscita anticipata è conveniente sicuramente in termini di requisiti, perchè se confrontata con la pensione standard di vecchiaia abbassa l’età pensionabile di ben 5 anni. Aderire inoltre non prevede penalizzazioni contributive poichè la pensione viene calcolata su quanto effettivamente risulta versato. Inoltre quando scatteranno i requisiti utili a raggiungere la pensione base, l’importo potrà variare a seconda della situazione del singolo lavoratore.

La somma massimo che è possibile percepire grazie a questa uscita anticipata, però, non può comunque superare cinque volte la base del trattamento minimo. Che è fissato per 2.818,65 euro. E questo potrebbe penalizzare qualcuno, soprattutto chi ha diritto a percepire di più, che quindi risulterà pagato mensilmente con una cifra inferiore per i cinque anni che decorrono tra Quota 103 e il raggiungimento dei 67 anni utili per ottenere la pensione di vecchiaia.

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