Pensioni 2023, aumenti mensili INPS da 25 a 136 euro: novità e cosa cambia
È un periodo di aumenti e maggiorazioni, e anche le pensioni 2023 avranno un extra da parte dell’INPS. Si parla di un aumento che andrà da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 136 euro, a seconda ovviamente del richiedente e dei requisiti che è riuscito a soddisfare.
Purtroppo con l’attuale sistema pensionistico l’accesso alle maggiorazioni non è sempre garantito a tutti i pensionati, pertanto bisogna precisare bene chi potrà beneficiare di questi aumenti, anche in conformità alla propria situazione pensionistica.
Pensioni 2023, aumenti mensili INPS da 25 a 136 euro
L’INPS ha segnalato la possibilità di richiedere ulteriori aumenti mensili da parte di tutti i pensionati che si ritrovano con una pensione abbastanza bassa.
Si calcola infatti una maggiorazione che, a seconda dell’età del richiedente e del reddito annuo percepito, può andare da 25 euro fino a raggiungere i 136 euro. Sono tutti extra che andranno direttamente nell’assegno mensile, e che dureranno fino a nuove disposizioni governative.
Al momento questa maggiorazione non è prevista in automatico, e il calcolo stesso potrebbe differire a seconda di una serie di fattori.
Pensioni 2023, la novità del calcolo della maggiorazione
Per richiedere la maggiorazione prevista per le Pensioni 2023 bisognerà avere un’età abbastanza avanzata come pensionato, e avere un reddito abbastanza esiguo. Altrimenti il calcolo finale risulterà sfavorevole.
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Facciamo alcuni esempi concreti in merito. Supponiamo una coppia di pensionati con età compresa tra 60 e 64 anni: loro potranno beneficiare di una maggiorazione di 25,83 euro al mese a causa dell’età “bassa”, a patto di avere un reddito proprio entro la soglia dei 7.664,41 euro all’anno. Se sono coniugi, il reddito da coniugati non dovrà superare i 14.206,92 euro annui.
Se però l’età aumenta, si potrà beneficiare di una soglia reddituale più alta, e di una maggiorazione più consistente.
Se il pensionato (o coppia) ha un’età compresa tra i 65 e i 70 anni, potranno avere una maggiorazione spettante pari a 82,64 euro in più al mese, ma con limite reddituale a 8.402,94 euro, o 14.945,45 euro se pensionati coniugati.
Per gli over 70 invece la maggiorazione arriva fino 136,44 euro al mese, con soglie che salgono a 9.102,34 euro di reddito personale e 15.644,85 euro di reddito coniugale. Per non parlare di chi ha più di 75 anni d’età.
Pensioni 2023, cosa cambia per gli over 75
Per gli over 75 quest’anno hanno ricevuto un aumento importante nel proprio trattamento pensionistico. Grazie alla perequazione delle pensioni minime, chi ha più di 75 anni e si trova con la pensione minima ha ricevuto una rivalutazione che l’ha portata fino a 600 euro al mese.
Un importo mensile che potrà essere arricchito anche dalla maggiorazione sopramenzionata. Si parlerebbe, nella migliore delle ipotesi, di una pensione che potrebbe arrivare a 730 euro al mese, quasi la stessa somma prevista con la Pensione di Cittadinanza, l’equivalente RDC per i pensionati a rischio povertà.
Ovviamente queste maggiorazioni sociali sono somme aggiuntive sulla pensione, e non sono calcolate automaticamente dall’INPS come si fa invece in caso di perequazione.
Bisognerà pertanto fare richiesta all’INPS per avere diritto a questa maggiorazione.
Pensioni 2023, i requisiti per fare domanda all’INPS
Richiedere la maggiorazione per le Pensioni 2023 è possibile, ma solo se si fa domanda all’INPS tramite i servizi online. Per farlo, occorrerà avere in dotazione uno dei seguenti strumenti di identificazione digitale: SPID, CIE, CNS.
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Dato che i requisiti richiesti riguardano il reddito percepito, occorrerà presentare il Modello 730 o Redditi se i richiedenti hanno altri redditi od oneri/detrazioni fiscali a loro carico, oltre alla Certificazione Unica 2023. Essendo pensionato con l’INPS, la Certificazione è rilasciata direttamente dall’Istituto, ma non è sufficiente se il soggetto ha altri carichi o redditi a suo titolo.
Ricordiamo che per la compilazione del Modello 730 si avrà tempo entro il 30 settembre 2023, o 30 novembre 2023 nel caso del modello Redditi.
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