Indennizzo commercianti, si sbloccano le domande: le novità nel messaggio INPS 2054/2021
L’ente di previdenza interviene sull’indennizzo ai commercianti: si sbloccano le domande di accesso per l’accompagnamento alla pensione presentate fino al 31 maggio 2021. Le novità sono contenute all’interno di una nuova nota emessa dall’INPS.
Indennizzo commercianti al via, dopo la nota di chiarimento giunta dall’INPS. L’ente previdenziale pubblico ha infatti confermato la ripresa delle erogazioni riguardanti il sussidio di accompagnamento alla pensione pensato per coloro che hanno chiuso il proprio negozio in età avanzata e che non possiedono ancora i requisiti utili per poter accedere alla pensione.
Le novità sono riportate all’interno del messaggio numero 2054/2021, con il quale si conferma la ripresa dei pagamenti grazie ai nuovi fondi stanziati con l’ultima manovra. In particolare, sono state messe a disposizione risorse per oltre 167 milioni di euro, al fine di garantire la regolarità dei pagamenti. L’ente ha anche evidenziato che tutte le domande che risulteranno in regola con i requisiti di legge saranno accolte, purché presentate entro i termini. La scadenza era infatti fissata allo scorso 31 maggio 2021.
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Indennizzo commercianti e accompagnamento alla pensione: come funziona la misura
Entrando nei dettagli del provvedimento di tutela, l’Inps erogherà agli aventi diritto che ne hanno fatto richiesta un assegno uguale al trattamento previdenziale minimo. Si tratta di circa 513 euro al mese, che vengono garantite nel caso in cui il commerciante abbia chiuso la propria attività. L’ultimo pagamento coincide con l’avvio degli accrediti relativi alla pensione di vecchiaia. Il termine anagrafico è quindi fissato attualmente a 67 anni di età.
L’assegno risulta incompatibile con qualsiasi altra attività di lavoro autonoma o dipendente, mentre risulta compatibile con altri trattamenti di cui il richiedente è titolare. Durante il periodo di godimento, da computare all’interno della gestione commercianti, è utile solo al fine del conseguimento dei requisiti per il diritto alla pensione. Per poter accedere alla misura è necessario aver compiuto almeno 62 anni se uomo o 57 anni se donna.
È fondamentale risultare iscritti (al momento della cessazione dell’attività) da almeno 5 anni come titolare o coadiutore nella gestione separata commercianti. Il beneficiario deve aver cessato definitivamente l’attività e riconsegnato al proprio Comune di riferimento l’autorizzazione all’esercizio dell’attività commerciale. Deve infine aver eseguito la cancellazione dal registro delle imprese presso la Camera di commercio.
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Quando spetta l’assegno di indennizzo: le informazioni operative
Stante la situazione, l’assegno spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino alla decorrenza della pensione di vecchiaia. Cessa inoltre dal primo giorno del mese successivo alla eventuale ripresa dell’attività lavorativa, sia che questa risulti subordinata o autonoma. Sulla liquidazione non è prevista la concessione di interessi legali o di rivalutazione, l’applicazione di trattenute sindacali o l’erogazione di trattamenti di famiglia.
Con la nuova proroga il legislatore ha previsto un’attività di riequilibrio dei conti, visto il crescere delle richieste di accesso al provvedimento. Pertanto, a partire dal prossimo 1° gennaio 2022 il contributo per il sostentamento dell’apposito fondo passerà dallo 0,09% allo 0,48%.
Dopo la conclusione del nuovo monitoraggio, con il messaggio n. 2054 del 2021 l’Inps ha confermato la presenza dei fondi e quindi consentito di liquidare le domande pervenute sino alla fine dello scorso mese di maggio. Ulteriori informazioni saranno comunicate in seguito rispetto alle domande che saranno presentate a partire dal 1° giugno 2021. Per l’accettazione di quest’ultime bisognerà infatti attendere l’esito della nuova verifica dei fondi disponibili.
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