Superbonus, proroga al 30 Giugno per villette e salvo cessioni: come funziona e cosa cambia
Superbonus 110%, arriva il via libera dal governo per una proroga sul termine ultimo per le ristruttrazioni delle villette. A breve potrebbe essere approvato l’emendamento che permetterà a tutti i proprietari di unifamiliari di avere altri tre mesi di tempo in più per continuare ad effettuare bonifici per il bonus edilizio e terminare quindi i lavori previsti. Ma non solo, ci sono altre importanti novità anche per cessione crediti ed incapienti. Vediamo tutte le anticipazioni.
Superbonus: arriva la proroga del governo fino al giugno per le villette
Il Superbonus 110% è stato coinvolto in una serie di modifiche, che praticamente hanno reso quasi impossibile non solo le nuove richieste da parte dei contribuenti che volevano accedere all’agevolazione, ma anche lasciando indietro tantissimi soggetti che si sono ritrovati improvvisamente con i crediti bloccati e l’impossibilità di portare a termine i lavori.
Numerose sono già le proteste in corso e nuove manifestazioni annunciate per chiedere alcune deroghe. Il governo quindi in accordo con altri enti ed associazioni sta studiando alcune soluzioni alternative e proprio questa mattina è arrivato l’annuncio del deputato Andrea De Bertoldi, relatore del decreto sui bonus edilizi, che ha dichiarato che: “Si sta lavorando alla proroga dei termini per quanto riguarda i lavori in corso sulle villette”.
I proprietari quindi avranno altro tempo utile per completare le ristrutturazioni. Questa novità riguarderà chi ha già completato almeno il 30% dei lavori entro dicembre 2022. Precedentemente il limite massimo era stato previsto per il 31 marzo, ora invece slitterà al 30 giugno. Dunque 3 mesi in più, che permetteranno di effettuare i bonifici e completare l’iter per l’accesso a fine lavori.
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Cessione crediti Superbonus, i possibili emendamenti al decreto
Dalle anticipazioni del Sole 24 ore, emerge anche che nelle intenzioni del governo ci siano alcuni emendamenti utili per salvaguardare i debiti. Questa novità potrebbe concedere ancora a numerosi contribuenti di continuare a cedere alle banche il credito. Nello specifico si tratterebbe di una deroga che permetterà il completamento a chi ha inziato la pratica per la cessione prima dell’entrata della nuova legge, anche se ancora in via preliminare.
Attualmente tutti coloro che devono comunicare i crediti ceduti possono farlo solo fino al 31 marzo, il governo invece potrebbe intervenire con una proroga anche su questi tempi. Su questo è intervenuto anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha tranquillizzato gli istituti di credito, sottolineando che i crediti attualmente circolanti sono sicuri. Grazie ai nuovi controlli infatti, Ruffini ha garantito che “è estremamente improbabile trovare qualche pratica a rischio perchè con credito derivante da frode“.
Supebonus, soluzioni per incapienti nel modello 730
Altra novità allo studio negli emendamenti sarebbe quella di trovare una soluzione per i contribuenti incapienti. Cioè coloro che vorranno usufruire del Superbonus, ma essendo prevista solo l’opzione detrazione, non hanno le capacità fiscali per farlo.
Infatti come denunciato da molte associazioni, con questo sistema la misura sarà destinata solo a chi guadagna di più. L’accordo prevede di allungare i tempi per i rimborsi nel 730. Potrebbero infatti passare da 4 a 10 le rate per sfruttare la detrazione, includendo così anche chi paga meno IRPEF, visto l’abbassamento dell’importo annuale da recuperare.
Nuovi bonus edilizi nel 2023? Le dichiarazioni del Ministro
In base alle dichiarazioni saranno molte le modifiche, che interverranno con gli emendamenti al decreto sul superbonus che potrebbero facilitare la vita ai contribuenti che attualmente si trovano incagliati con pratiche in corso su termini, comunicazioni e cessioni. Ma altre sono novità sono state annunciate dal ministro dell’economia Giorgetti.
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Alla luce delle nuove norme imposte dall’Unione Europea sulle Case Green e ristrutturazioni obbligatorie, saranno sicuramente istituite nuove forme di agevolazione fiscale sugli interventi. Anche se come dichiarato categoricamente dal ministro “l’epoca del 110% è finita“, quindi non ci saranno mai più benefici come quelli precedenti. Però il governo resta “assolutamente aperto al confronto su un secondo tempo dei bonus edilizi“.
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