Polizza vita, guida semplice alle tipologie assicurative: cos’è, come funziona e a cosa serve
La polizza vita può essere di tre tipi e, in base alla tipologia che si sceglie cambia il suo funzionamento e quanto si guadagna sul capitale versato. In alcuni casi, la polizza vita ha anche un rendimento minimo garantito.
Vediamo dunque quali sono i tipi di polizza vita, qual è il rendimento medio di una polizza vita nel 2023 e cosa succede in caso di riscatto del capitale versato.
Tipologie e funzionamento delle polizze vita
Stipulando l’assicurazione sulla vita il contraente mette al sicuro i suoi cari da un’eventuale sua premorienza. Le parti del contratto di assicurazione sulla vita, infatti, sono tre:
- Assicurato:
- Beneficiario;
- Assicurante.
Contraente e assicurato sono la stessa persona, e coincidono col soggetto che paga l’assicurazione e quello al quale è collegato il funzionamento della polizza vita. Il beneficiario invece è colui il quale percepirà l’importo previsto dalla compagnia assicurativa qualora il contraente premuoia rispetto al beneficiario.
Tuttavia, a seconda della tipologia di assicurazione scelta, è possibile che l’assicurazione sulla vita venga rimborsata anche al contraente in un momento successivo alla stipula del contratto. In tutto le tipologie di assicurazioni sulla vita sono tre, dalla polizza in caso di morte è quella in caso di vita e la polizza mista.
Come funziona la polizza morte
La polizza in caso morte è quella tradizionale alla quale siamo portati a pensare quando si parla di assicurazione sulla vita. Se il contraente muore, l’importo dell’assicurazione va a un terzo beneficiario designato in sede di stipulazione del contratto. I requisiti per ottenere questa polizza sono però particolarmente rigorosi, e riguardano l’accertamento dello stato di salute del contraente.
Se il contraente ha alcune malattie o uno stile di vita malsano, infatti, difficilmente potrebbe stipulare una polizza vita; di sicuro non riuscirebbe a farlo a basso costo. In ogni caso l’assicurazione in caso di morte può essere temporanea oppure a vita. Quella temporanea viene stipulata per un lasso di tempo determinato e al termine i beneficiari non potranno più riscuotere alcun emolumento in caso di morte del contraente. La l’assicurazione a vita intera è invece un contratto di lunga durata che si protrae fino alla morte del beneficiari. In ogni caso è possibile che Il contraente stipuli una polizza vita prevalentemente per sé, e questo è possibile con il secondo tipo di polizza vita.
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Come funziona la polizza caso vita
Con la polizza casa vita è come se si stesse stipulando un investimento per il futuro. Essa garantisce una specie di pensione al contraente secondo quando scade il contratto è ancora in vita. Il funzionamento è molto simile ad un fondo pensione. Infatti con la polizza vita ci si impegna a versare un premio per un determinato lasso di tempo che allo scadere di tale termine verrà restituito con un interesse aggiuntivo. In ogni caso esistono anche altre assicurazioni che permettono di fare l’una e l’altra cosa, queste sono le polizze vita miste.
Polizza mista come funziona e quanto si paga
Con una polizza mista si uniscono le qualità della polizza morte e della polizza vita. Tuttavia questa formula diventa più costosa perché unisce la prima e la seconda tipologia di assicurazione. Il premio della polizza mista va dagli 80 ai 200 euro al mese, ma la tipologia di assicurazione presenta un importo diverso a seconda dei casi.
In questo caso si distinguono:
- Unit linked: ogni premio viene investito in un fondo e il riscatto della polizza è subordinato al valore della quotazione di tale fondo. In questo caso non abbiamo un capitale minimo da versare;
- Index linked: Nel secondo caso invece abbiamo un indice finanziario collegato all’andamento del fondo e generalmente si salda il premio in una rata unica. In questo caso possiamo avere un rendimento minimo garantito che protegge Il contraente da un eventuale rendimento negativo a scadenza dell’indice azionario collegato.
Quanto si guadagna e recesso polizza vita
Secondo quanto esposto le tipologie di polizze vita determinano anche il guadagno che si può avere sulla restituzione dei premi versati. Attualmente il rendimento medio annuo delle polizze vita va dal 2,5 al 3%, ma tale guadagno può subire forti oscillazioni di mercato.
Inoltre c’è anche la possibilità di recedere dal contratto e chiedere il riscatto del capitale versato. Questa possibilità è presente nelle polizze vita e in quelle miste, e in questi due casi si può ottenere il capitale versato soltanto 36 mesi dopo aver stipulato il contratto.
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Ad ogni modo bisogna tenere presente che non si otterrà mai l’intero capitale versato. Infatti i contratti di assicurazione vita o misti prevedono delle penali in caso di recesso prima del termine. Inoltre è possibile sospendere il contratto per un determinato periodo e poi riprenderlo quando non si avranno più dei problemi a pagare la rata. Questa possibilità è molto utile in caso di difficoltà economiche temporanee del contraente.
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