Contributi pensione INPS artigiani e commercianti 2021: info su aliquote, minimale, massimale e indennizzo per cessazione

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10/02/2021

Nuova circolare INPS sui contributi per la pensione di artigiani e commercianti. I dettagli su aliquote, minimale e massimale. Ecco tutte le informazioni da conoscere. L’aliquota per l’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività allo 0,09%.

Contributi pensione INPS artigiani e commercianti 2021: info su aliquote, minimale, massimale e indennizzo per cessazione

I contributi 2021 per la pensione della gestione artigiani e commercianti sono al centro di una nuova comunicazione INPS. Nella circolare n. 17 del 9 febbraio 2021 l’ente pubblico di previdenza fa il punto della situazione per quanto riguarda gli obblighi di versamento. Allo stesso tempo, si forniscono i chiarimenti in merito al minimale e massimale annuo. Quest’ultimo non risulta oggetto di aggiornamento, considerando che il dato del’ISTAT sull’inflazione per il 2020 ha registrato una modifica risibile, corrispondente allo 0,3%.

Contributi INPS artigiani e commercianti 2021: ecco le aliquote per il 2021 con i termini per il minimale di reddito

Stante la situazione appena evidenziata, nel corso dell’anno il reddito minimo da tenere in considerazione per il calcolo dei contributi da versare all’Inps corrisponde a 15953 euro. Per quanto concerne invece le aliquote, queste sono del 24% per gli artigiani e del 24,09% per i commercianti titolari di qualunque età e per i coadiuvanti / coadiutori di età superiore a 21 anni. Sotto tale età i coadiuvanti / coadiutori versano rispettivamente il 22,35% nella gestione artigiani e il 22,44% nella gestione commercianti.


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Il calcolo dell’aliquota sul reddito minimo diventa quindi di 3836,16 euro per gli artigiani e di 3850,52 euro per i commercianti. Il dato è comprensivo di IVS e maternità. Sotto i 21 anni i coadiuvanti / coadiutori versano rispettivamente un minimo di 3572,94 euro se artigiani e di 3587,29 euro se commercianti.

Riguardo invece i periodi di durata inferiore all’anno, il minimale mensile corrisponde a 319,68 euro per gli artigiani e a 320,88 euro per i commercianti. In questo caso, i coadiuvanti / coadiutori con meno di 21 anni versano 297,75 euro se artigiani e 298,94 se commercianti. La prima fascia di contribuzione si ferma invece a 47379,00 euro. Sopra questa soglia si conferma un aumento dell’1% dell’aliquota contributiva per tutti i casi appena evidenziati.

Gestione Inps artigiani e commercianti: come funziona il massimale per il 2021

Riguardo invece il massimale di reddito, la cifra corrisponde a 78965 euro l’anno. Il valore è considerato valido per tutti coloro che risultano iscritti al sistema misto o retributivo, avendo iniziato a versare entro il 31 dicembre 1995. Coloro che hanno iniziato a versare dal 1° gennaio 1996 rientrano nel sistema contributivo puro e hanno un massimale annuo di riferimento corrispondente a 103055,00 euro. Sopra tale soglia, non sono quindi dovuti ulteriori versamenti all’INPS.


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Versamenti INPS gestione artigiani e commercianti 2021: ecco le scadenze

Infine, per quanto riguarda le scadenze di pagamento in favore dell’ente, i contributi INPS sui minimali della gestione artigiani e commercianti devono essere versati tramite il modello F24 in base a quattro date: 17 maggio 2021, 20 agosto 2021, 16 novembre 2021 e 16 febbraio 2022. Il prossimo 16 febbraio 2021 sarà invece l’ultimo giorno utile per chiudere i versamenti relativi all’anno 2020. Per quanto riguarda i contributi legati alla (eventuale) quota eccedente il minimale è necessario seguire i termini previsti per il pagamento delle imposte delle persone fisiche.

L’Inps provvede a inserire le informazioni relative alle scadenze nell’area riservata di ogni singolo contribuente. A tal proposito, la circolare ricorda che “l’Istituto già dall’anno 2013 non invia più le comunicazioni contenenti i dati e gli importi utili per il pagamento della contribuzione dovuta in quanto le medesime informazioni possono essere facilmente prelevate, a cura del contribuente o di un suo delegato, tramite l’opzione, contenuta nel Cassetto previdenziale per artigiani e commercianti – Dati del modello F24”.

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