Buoni fruttiferi postali, ecco i migliori di Giugno 2023: quali sono e quanto rendono
Buoni fruttiferi postali, ecco i migliori di giugno 2023
I buoni fruttiferi postali migliori sono quelli che garantiscono il massimo della rendita nel minor tempo possibile.
Se si vuole puntare a soluzioni ad alta percentuale, si può scegliere il Buono Soluzione Eredità, che può garantire fino al 3% dopo soli 4 anni di vincolo.
Quest’ultimo non è sottoscrivibile da tutti ma solo dai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste. Il vantaggio è il rendimento annuo lordo a scadenza che è del 3% dopo soli 4 anni.
Si potrà sottoscrivere a partire da importo da 50 euro e multipli, fino ad un’emissione massima giornaliera di 1.000.000 euro.
Altrimenti la seconda soluzione è quella del Buono ai Minori, anche questo limitato soltanto se si vuole fare “un regalo” ad un minore. Possono rendere fino al 4,5% una volta raggiunta la maggiore età, ma il primo buono dovrà essere emesso dal genitore o tutore legale: solo dal secondo buono in poi potranno emetterlo anche altri parenti (nonni, zii..) o amici.
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In alternativa, c’è il buono 4×4, sottoscrivibile a tutti ma con durata di 16 anni. Il vantaggio di questo BFP è che detiene un tasso effettivo annuo lordo dell’1,50% dopo 4 anni, del 2% dopo 8 anni, del 2,25% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni.
Buoni fruttiferi postali, quali sono
Abbiamo elencato i migliori buoni fruttiferi postali per interesse maggiorato, ma la lista dei BFP attualmente disponibili sono diversi.
Si va dal Buono 3 anni Plus, che matura l’1,5% dopo 3 anni, fino al 3×2, che permette di maturare nel primo triennio l’1,5%, e poi il 2% dopo il secondo triennio.
C’è anche il buono Risparmio Sostenibile, che ti permette di avere sia l’interesse dell’1,5% alla fine dei sette anni di vincolo, più un eventuale premio legato all’andamento, se positivo, dell’indice STOXX® Europe 600 ESG-X.
Altrimenti puoi optare per il BFP 4 anni risparmio semplice, sottoscrivibile esclusivamente nell’ambito del Piano di Risparmio, così da avere un rendimento premiale a scadenza al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano.
Per finire, la soluzione più ottimale sarebbe quella del Buono Ordinario, che permette ogni anno di maturare una piccola percentuale, fino ad arrivare al 2,5% al compimento del 20esimo anno.
Buoni fruttiferi postali, come funzionano
A parte il caso del Buono ai Minori, intestabile solo ad un minorenne e per il quale la riscossione potrà avvenire solo a partire dai 18 anni (per riscuoterlo prima servirà l’autorizzazione del Giudice Tutelare), tutti i buoni possono essere sottoscritti da maggiorenni.
L’emissione può avvenire in forma cartacea o dematerializzata (in quest’ultimo caso solo se si possiede un conto corrente postale o libretto postale)
Per la sottoscrizione serviranno i documenti d’identificazione standard, mentre per il minore servirà la carta di identità/passaporto dei minori da 0 a 3 anni o quella rilasciata ai minori di età compresa tra i 5 e 18 anni o infine il certificato di nascita.
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Buoni fruttiferi postali, quanto rendono oggi
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