Bollette, addio allo sconto su luce e gas da Aprile 2023? Di quanto aumentano e cosa cambia
Bollette: nonostante gli annunciati ribassi dei prezzi energetici, i cittadini italiani potrebbero avere brutte sorprese a partire dal prossimo aprile. Il governo infatti ha intenzione di eliminare gli sconti per quanto riguarda gli oneri fiscali nella fattura della fornitura. Questo comporterà un inevitabile aumento di spesa per luce, gas e benzina. Vediamo le stime delle associazioni di tutela consumatori.
Aumento bollette, da aprile stop sconti del governo
Le associazioni dei comsumatori sono in allerta per i prezzi delle forniture energetiche. A partire dal prossimo aprile infatti, il governo ha intenzione di eliminare tutti gli sconti che precedentemente, a causa del rialzo dei costi delle componenti energetiche aveva imposto alle compagnie. Si tratta infatti di tagli agli oneri di sistema che permettono attualmente di far risparmiare sulle voci in bolletta dette costi fissi, cioè quelli che si riferiscono a IVA e altre spese che sono state azzerate come incentivo dallo stato.
Se però questa misura non verrà prorogata, le tariffe subiranno un sostanziale rialzo. Soprattutto per quanto riguarda il gas, ma anche per luce e carburanti diesel e benzina. Ecco secondo le stime, di quanto potrebbe essere la stangata in bolletta che dovremo attenderci a partire dal prossimo mese.
Di quanto aumenteranno le bollette gas e luce?
L’annuncio della diminuzione dei costi generali del gas era arrivato a fine dicembre, e doveva essere una buona notizia per tutte le famiglie alle prese con i prossimi calcoli dei consumi per il riscaldamento. In mancanza di un accordo tra governo e associazioni però, potrebbero essere azzerati tutti i vantaggi derivati da questo sconto. Il governo infatti ha manifestato la volontà di cancellare tutti gli incentivi, a favore di altri bonus ma solo per alcune categorie di utenti.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Introducendo nuovamente i costi fissi per oneri di sistema e IVA, le tariffe potrebbero tornare a salire pesando per quasi il 30% in bolletta. Quindi senza questi sconti statali l’aumento potrebbe arrivare anche a toccare i 2000 euro annuali per la fattura del gas, circa 760 euro in più rispetto ai mesi passati. Per la luce aumento più contenuto ma sempre intorno al 20% in più in media a bolletta. Anche i carburanti sono aumentati da inizio anno, rispettivamente: del 6,7% il gasolio e del 12,9% la benzina. A questo punto in mancanza di proroghe o nuovi decreti per contenere i prezzi, resterebbe solo l’ipotesi fatta più volte dal ministro dell’economia Giorgetti, di istituire un nuovo bonus ma solo per le famiglie che consumano meno energia. Vediamo come funzionerà.
Bonus bollette per chi consuma meno: come funziona
In base a quanto affermato dal ministero delle finanze, è in preparazione un decreto apposito per favorire un nuovo bonus bollette. Stavolta però sarà dedicato solo agli utenti più virtuosi, cioè a quelli che riescono a contenere i consumi di gas e luce. Un meccanismo flessibile, in sostituzione degli sconti statali finora previsti per tutti. Quindi a partire da aprile, alla scadenza degli altri incentivi sugli oneri di sistema, la misura sarà quella di istituire un modello previsionale e scontare solo una parte del consumo.
Quindi le famiglie avranno a disposizione un pacchetto di metri cubi di gas a tariffe calmierate, mentre la parte eccedente verrà adeguata ai costi di mercato. Questo per incentivare i consumatori che riusciranno a contenere i consumi di energia, tenendo sempre sotto controllo gli andamenti. L’incentivo però potrebbe avere gravi ripercussioni economiche, in vista di conseguenze internazionali che potrebbero far scattare altri rialzi improvvisi delle materie prime.
Contratti energia, modifiche bloccate fino al 30 giugno
Se il governo eliminerà gli sconti sui costi fissi in bolletta, come abbiamo visto bisognerà prepararci a pagare di più rispetto al passato. Ma nel frattempo occorre sempre tenere d’occhio il prezzo che viene inserito in bolletta dalla compagnia fornitrice per la quota componente energetica. Questo infatti, secondo la legge attuale, non può essere aumentato dalle aziende.
Grazie al decreto Milleproroghe è stato esteso al 30 giugno il divieto di imporre aumenti, anche in relazione alle oscillazioni di mercato, inviando comunicazioni ai clienti. Per tutti gli utenti è bene ricordare che fino al 30 giugno non è possibile ricevere la cosiddetta “proposta di modifica unilaterale” con la quale si comunica una variazione di contratto. Una tutela quindi che ancora protegge i consumatori da aumenti illegittimi.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl