Assicurazione Pay Per Use, ora paghi solo quando la usi e costa di meno? Cos’è e come funziona
L’assicurazione auto è da sempre uno dei costi fissi più odiati dagli automobilisti, e in alcune province può raggiungere dei costi esorbitanti.
Sempre più persone, però, per risparmiare sulla propria polizza auto scelgono di attivare un’assicurazione auto a consumo o pay per use. Di fatto, un’assicurazione pagata in base ai km percorsi permette di risparmiare molto, ma solo se le nostre percorrenze sono limitate.
Tuttavia, anche in quest’ultimo caso, ci sono degli svantaggi da non sottovalutare, che però diventano inferiori se pensiamo alla nuova, rivoluzionaria polizza con la quale è possibile pagare anche su base mensile. Vediamo quindi quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una polizza auto a consumo, per poi scoprire qual è la rivoluzionaria polizza Unipol che permette di pagare anche su base mensile e con precisione, in base alla nostra percorrenza specifica.
Assicurazione auto a consumo: come funziona
L’assicurazione auto pay per use comporta la corresponsione di un premio minore, calcolato sui km che si percorrono. In generale, si paga un premio iniziale in base alla stima dei km che da percorrere in un anno.
Se si paga un premio più alto rispetto ai km realmente percorsi, una percentuale del premio sarà riaccreditata all’assicurato, mentre se avrà percorso più km, alla scadenza della polizza il conducente pagherà di più.
In ogni caso, un’assicurazione a consumo è indubbiamente molto vantaggiosa. Supponendo di rimanere al di sotto dei 5.000 km annui, la polizza pay per use può costare dal 25 al 50% in meno rispetto a una polizza tradizionale.
Se invece si viaggia per più di 5.000 km all’anno, ma si rimane comunque al di sotto dei 10.000, la polizza costa dal 10 al 25% in meno. Tuttavia, se il prezzo può risultare molto vantaggioso, ci sono anche alcuni svantaggi.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
L’assicurazione a consumo e la scatola nera
Se l’assicurazione a consumo prevede una quota fissa, che indubbiamente va pagata a prescindere dai km percorsi, c’è una quota variabile che, come abbiamo appena visto, viene calcolata in base ai km. Tuttavia, per calcolare questi km, bisogna installare un dispositivo che permette alla compagnia di monitorare gli spostamenti dell’auto e, quindi, il chilometraggio raggiunto.
La stima del chilometraggio avviene dunque all’inizio, mentre la revisione di quanto pagato (in diminuzione o in aumento) avviene generalmente in un secondo momento. Il rischio che si corre, dunque, è il dover pagare un importo maggiore per aver sforato la percorrenza massima che, all’inizio del contratto, viene stimata per fasce chilometriche di percorrenza.
Assicurazione a consumo: ecco quando conviene
Per dare una risposta a questa domanda bisogna considerare i punti che abbiamo appena sottolineato. Se si percorrono molti km, un’assicurazione a consumo è decisamente sconsigliata, mentre se si percorrono pochissimi km al giorno, l’assicurazione pay per use è fortemente consigliata.
Ad ogni modo, il premio assicurativo varia sempre in base al tipo d’auto che si possiede, ma anche all’età di chi guida, al livello di copertura assicurativa di cui si ha bisogno e molti altri fattori. Per sapere con esattezza se conviene attivare un’assicurazione a consumo, è sempre meglio affidarsi alla consulenza di un agente assicurativo esperto che, valutate tutte le nostre esigenze, ci saprà rispondere con esattezza.
L’app BeRebel: l’assicurazione a consumo rivoluzionaria
BeRebel è una nuova e interessante assicurazione a consumo che permette di pagare il premio della polizza auto su base mensile, e soprattutto in base ai km effettivi che si percorrono. Il contratto può essere sottoscritto anche sul sito web della polizza, e l’assicurazione fa parte del gruppo Unipol.
Il suo funzionamento è molto semplice: paghi quanto utilizzi l’auto. La polizza si rinnova ogni mese e, sulla base dei km che si percorre, si dovrà pagare un conguaglio sulla base della propria percorrenza effettiva.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Anche per questa opzione è presente un dispositivo, denominato “RebelBot”, che monitora la percorrenza effettiva, ma i vantaggi di questa opzione sono davvero innumerevoli. Con questo strumento, infatti, si può arrivare a pagare il premio anche per un solo km. La sua praticità, dunque, farà comodo a tante persone che utilizzano l’auto per percorrenze molto brevi o soltanto poche volte al mese.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl