Scadenze fiscali Marzo 2023, dal saldo IVA ai bonus edilizi e CU: date e quando pagare

Autore:
Niccolò Mencucci
28/02/2023

Scadenze fiscali Marzo 2023, dal saldo IVA ai bonus edilizi e CU: date e quando pagare

Sono in arrivo una serie di scadenze fiscali per procedere al pagamento del saldo IVA, una delle principali imposte richieste da tutti coloro che lavorano nel commercio e nei servizi.

Tutte le imposte hanno le proprie date di versamento, nonché le proprie scadenze, oltre le quali il contribuente sarà costretto a pagare delle sanzioni e degli interessi di mora, come accade per le cartelle esattoriali.

Vediamo insieme quali sono le scadenze fiscali di marzo 2023, e quando si deve pagare il saldo IVA.

Scadenze fiscali marzo 2023, la lista delle imposte 

Di seguito sono disponibili tutte le scadenze fiscali previste per il mese di marzo 2023. In data 16 marzo avverranno una serie di scadenze:

  • ritenute IRPEF,
  • liquidazione dell’IVA di febbraio 2023,
  • invio della comunicazione dei crediti d’imposta,
  • consegna della Certificazione Unica al dipendente.

Nel primo caso, dovranno essere versate le ritenute IRPEF sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente da parte dei sostituti d’imposta.

Sempre entro il 16 marzo, i contribuenti che hanno optato per il pagamento mensile sono tenuti a liquidare e a versare l’IVA di febbraio 2023. Chi ha diritto ai crediti d’imposta per il bonus energia, dovrà inviare al Fisco la comunicazione sull’entità del credito d’imposta spettante sempre entro il 16 marzo.

Per quanto riguarda il versamento della ritenuta dei contratti di locazione breve, si ha tempo entro il 16 del mese per ottemperare all’obbligo fiscale, previsto per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici. 

Scadenze fiscali marzo 2023, quando si paga il saldo IVA

Nel caso specifico del versamento del saldo IVA, si dovrà procedere in via telematica, con codice tributo 6099. Si potrà versare anche a rate, purché la prima rata sia versata entro il 16 marzo.

Quelle successive dovranno essere versate entro il giorno 16 di ciascun mese di scadenza, con l’ultima rata non oltre il 16 novembre. Nel caso di rateizzazione, si dovrà pagare l’interesse cumulativo dello 0,33% (ovvero, seconda rata dello 0,33%, la terza rata dello 0,66%, la quarta dell’0,99% e così via).

Altrimenti potrà pagare in unica soluzione, sempre entro il 16 marzo. Se successiva a tale data, dovrà corrispondere di una maggiorazione dello 0,40% se versata entro il 30 giugno o 30 luglio, maggiorazione prevista per ogni mese o frazione di mese successivi al 16 marzo.


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Scadenze fiscali marzo 2023, i bonus edilizi

Nel caso dei bonus edilizi, si ha tempo fino al 31 marzo per comunicare al Fisco le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito rispetto alle spese edilizie sostenute nel 2022.

Tale comunicazione riguarderà anche l’invio dei dati relativi alle spese sostenute nel 2022 per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, così come per tutti gli acquisti inerenti al bonus mobili ed elettrodomestici.

Per quanto riguarda il bonus contro il caro energia, sempre entro il 16 marzo, le imprese beneficiarie dei crediti d’imposta devono inviare al Fisco la comunicazione sull’entità del credito d’imposta spettante.

Diversamente, entro il 25 marzo è stabilito il termine per la presentazione telematica degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie, mentre entro fine mese si potranno richiedere il bonus pubblicità (31 marzo), e quello relativo alla quotazione delle PMI (31 marzo).

Scadenze fiscali marzo 2023: quali sono quelle prorogate a fine anno

Oltre al Saldo IVA, che si può pagare oltre la scadenza del 16 di marzo salvo dover corrispondere di una maggiorazione,  l’obbligo della trasmissione delle Certificazioni Uniche 2023 al 16 marzo è prorogabile.

Se nella trasmissione telematica delle certificazioni uniche ci sono riportati redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, si avrà diritto ad una proroga per la trasmissione. Invece del 31 marzo, si avrà tempo entro il 31 ottobre, in coincidenza col termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770).

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