Rimborso 730 e dichiarazione dipendenti pubblici: quando arriva
Rimborso 730, i lavoratori pubblici NoiPA che ne hanno fatto richiesta nel 2022 potranno ottenere l’accredito già a partire dal mese di luglio, ma per altri sarà necessario attendere agosto o settembre. Mentre in alcuni casi si parla perfino di ottobre. È chiaro che la tempistica relativa all’invio della dichiarazione giocherà un ruolo chiave rispetto all’accredito in busta paga.
Infatti, le regole di liquidazione degli eventuali crediti di imposta sono diverse in base alla data di invio del 730, oltre che della data alla quale il Caf (o il commercialista) trasmette al datore di lavoro il relativo modello. D’altra parte, l’accredito del rimborso Irpef rappresenta un passaggio importante per tantissimi dipendenti. Anche considerando il crescente carovita e le necessità di coprire le spese dei mesi estivi per le vacanze.
In aggiunta, lo stipendio dei lavoratori pubblici nei prossimi mesi potrebbe essere più sostanzioso anche per altri motivi. Ad esempio, per l’accredito del bonus Draghi da 200 euro, oppure per il pagamento dei compensi degli esami di Stato (per quanto concerne i lavoratori del settore scolastico).
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Rimborso 730 e lavoratori del settore pubblico: quando avviene la liquidazione
Come anticipato, il rimborso dell’Irpef per i dipendenti pubblici che hanno eseguito correttamente il 730 prende forma tramite l’accredito sulla busta paga. Quest’ultimo si realizza tramite la relativa segnalazione al Dipartimento del Tesoro oppure all’ufficio delle risorse umane di riferimento per competenza.
Nella dichiarazione dei redditi viene indicato l’eventuale rimborso complessivo che deve essere accreditato in busta paga. Il movimento deve necessariamente avvenire entro dicembre 2022. Se invece il contribuente risulta a debito, quest’ultimo avviene con una rateizzazione massima corrispondente a cinque rate.
Cedolino NoiPA e rimborso 730: come effettuare il controllo
Il corrispettivo di queste operazioni è inoltre indicato all’interno del cedolino emesso da NoiPA. Il documento è fondamentale per verificare l’effettivo accredito del rimborso Irpef. Ovviamente, il primo passaggio da fare consiste nel verificare all’interno del modello dichiarativo l’eventuale rimborso spettante.
Nel modello 730 il risultato è riportato con la dicitura “importo che sarà rimborsato dal datore di lavoro” all’interno della sezione “Risultato della liquidazione”. Dopo aver eseguito questa verifica, è possibile controllare se all’interno del cedolino è indicato l’intero importo. Qualora vi siano difformità o eventuali errori, è possibile presentare una nuova dichiarazione utilizzando il modello 730 integrativo.
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Quando verrà accreditato il rimborso 730 per l’anno 2022
Dal punto di vista pratico, coloro che hanno presentato il modello 730 entro il mese di maggio o la prima decade di giugno vedranno il rimborso dell’Irpef nel cedolino di luglio. Questi lavoratori potranno quindi contare sull’accredito entro il prossimo 27 luglio 2022.
Diversamente i tempi si allungano e il rimborso potrebbe slittare ad agosto oppure settembre. Diverso ancora è il caso nel quale la dichiarazione è inviata dal Caf entro la fine di agosto. L’accredito tramite busta paga avverrà infatti il 27 settembre 2022.
Le regole per chi presenta la dichiarazione senza sostituto d’imposta
Per coloro che presentano la dichiarazione dei redditi senza indicare un sostituto d’imposta vi sono regole specifiche. Il lavoratore dovrà infatti comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio Iban. Il rimborso sarà quindi riconosciuto tramite un bonifico diretto sul conto corrente. In questo caso, il titolare del conto deve però risultare identico all’intestatario della dichiarazione.
L’AdE effettua i rimborsi entro il 31 dicembre di ogni anno nel quale è stata presentata la dichiarazione. Ma i termini possono slittare di diversi mesi qualora il contribuente risulti in attesa di importi elevati. In questo senso, l’accredito potrebbe avvenire anche nel primo trimestre dell’anno. Il termine ultimo è infatti fissato (per le dichiarazioni presentate nell’anno in corso) al mese di marzo 2023.
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