Riforma Fiscale, pagelle e bonus per chi paga regolarmente la tasse? Come funzionano e perchè
Tra le novità delle ultime ore che riguardano la nuova Riforma Fiscale, c’è anche quella delle pagelle per i contribuenti. Dato che l’obiettivo principale delle nuove introduzioni è quello di attrarre in Italia quote di investimenti maggiori, provenienti dai Paesi esteri, c’è la volontà di rendere meno rigido il nostro Fisco.
Secondo le parole di Maurizio Leo, attuale viceministro italiano dell’Economia e delle Finanze, si potrebbe tornare a parlare delle cosiddette tasse sull’eredità.
In parole molto semplici, nel caso in cui i contribuenti siano in regola con i pagamenti, potrebbero pagare meno rispetto a coloro che, invece, risultano debitori.
E, dunque, si potrebbe arrivare all’introduzione delle pagelle sulle tasse per i contribuenti italiani. Secondo quanto dichiarato dal Viceministro Leo, dal prossimo anno verrà introdotto anche un’IRES tutta nuova rispetto a quella attualmente vigente. In particolare, avremo due aliquote differenti: gli investitori, ma anche coloro che investono in assunzioni e non in denaro, potranno pagare meno.
Il sistema delle pagelle sulle tasse secondo la nuova Riforma Fiscale
Secondo quanto esposto dal Viceministro Leo, a partire dal 2024 e grazie alla Riforma Fiscale, la fiscalità italiana cambierà totalmente volto. In particolare, verrà introdotto e utilizzato una sorta di voto, che servirà ad indicare quanto i contribuenti italiani sono in regola col Fisco.
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Per questo si parla di vere e proprie pagelle, stabilite mediante il cosiddetto punteggio ISA. Si tratta di un punteggio di valutazione riservato però solamente ai contribuenti con fatturati non troppo elevati. Il limite è attualmente fissato a 5 milioni di fatturato annuo.
Secondo il nuovo sistema delle pagelle sulle tasse, chi riporterà un voto ISA di almeno 8 potrà vantare una certa stabilità. In altre parole, con i voti alti si identificheranno i contribuenti che non hanno cumulato debiti col Fisco. E questi contribuenti verranno premiati con la possibilità di pagare meno.
Riforma Fiscale e pagelle ISA: cosa succede a chi riporta voti bassi
La situazione cambia per coloro che riporteranno dei punteggi ISA bassi: cosa accade, secondo quanto disposto dalla Riforma Fiscale, con pagelle basse relative alle tasse?
In questo caso, i contribuenti dovrebbero pagare di più. C’è però un’alternativa al pagamento di una tassazione più elevata.
Il contribuente che riporta un voto basso può decidere di tentare di migliorare il proprio voto. La Riforma Fiscale prevede infatti la possibilità di ricorrere all’Adesione 4.0.
Per spiegarlo in parole semplici, i soggetti con pagelle sulle tasse basse possono pagare secondo la tassazione maggiorata, ma così facendo si migliorerà il proprio punteggio.
Una volta migliorato il proprio punteggio ISA si potrà, successivamente, accedere alle misure premiali previste dalla Riforma.
Novità Riforma Fiscale: agevolazioni anche per chi assume e chi investe
Ma quella delle pagelle sulle tasse, che terranno conto del punteggio ISA dei contribuenti, non è l’unica novità che l’esecutivo prevede di introdurre con la Riforma Fiscale.
Si parla già di una riduzione dell’IRES, attualmente al 24% ma che verrà molto probabilmente suddivisa in due tipologie.
Verrà concessa, infatti, un’IRES agevolata nel caso in cui un contribuente decida di investire in innovazione, ma anche in nuove assunzioni di personale.
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Agevolazioni IRES previste anche nel caso di mancata divisione degli utili.
Gli obiettivi della Riforma Fiscale: nuovi investimenti esteri in arrivo?
Come abbiamo già accennato, gli obiettivi della Riforma Fiscale sono vari: ciò che però preme particolarmente al Governo è snellire l’appartato fiscale italiano.
Questo al fine di attrarre nuovi investimenti, da parte di investitori esteri, nel nostro Paese. Per tale ragione, grazie alla Riforma Fiscale si attendono nuovi cambiamenti per ciò che concerne la tassazione sulle attività di impresa.
In questo modo, si spera di garantire maggiore certezza sugli investimenti, soprattutto di capitali esteri, nel nostro Paese.
L’obiettivo finale, comunque, è sempre quello di favorire i contribuenti che sono attualmente in regola col Fisco.
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