Ravvedimento operoso, calcolo sanzioni enorme? Come regolarizzare i debiti e pagare meno
Ravvedimento operoso 2023, lo strumento previsto dalla Legge italiana che consente ai contribuenti di evitare le sanzioni fiscali in caso di ritardato pagamento delle imposte è stato interessato da importanti modifiche.
Questo strumento è fondamenta, in quanto permette di evitare problemi con il Fisco e di risparmiare denaro, mettendosi di fatto in regola coi pagamenti mancati.
Nonostante la normativa in merito sia abbastanza datata, visto che risale al DL n. 472/1997, per l’anno corrente sono state introdotte delle novità. La Manovra 2023 ha infatti disposto delle modifiche, introducendo quello che viene chiamato Ravvedimento Speciale.
Nel presente articolo, esamineremo in dettaglio cos’è il ravvedimento operoso, come funziona e come pagare per usufruire di questo strumento. Inoltre, approfondiremo il Ravvedimento Speciale introdotto nel 2023.
Ravvedimento operoso 2023: cos’è e come funziona
Prima di analizzare le modifiche previste con la nuova normativa relativa al Ravvedimento Operoso, cerchiamo di comprendere di cosa si tratta.
Questo strumento, previsto dalla Legge n. 472/1997 e modificato con la Legge di Stabilità 2015, consente ai contribuenti di evitare le sanzioni fiscali in caso di ritardato pagamento delle imposte.
In altre parole, se un contribuente non riesce a pagare le tasse entro il termine previsto dalla Legge, può utilizzare il ravvedimento operoso per pagare le tasse in ritardo senza subire sanzioni.
Il ravvedimento operoso funziona in questo modo: se un contribuente non paga le tasse entro il termine previsto dalla Legge, può presentare una dichiarazione integrativa entro i termini previsti. In questo modo, il contribuente può pagare le tasse in ritardo e usufruire del ravvedimento operoso.
Ravvedimento Operoso 2023, le diverse opzioni disponibili
È bene informare i lettori che non esiste una sola opzione: oltre al Ravvedimento operoso 2023 definito Ravvedimento Speciale, infatti, di base ne esistono diversi tipi, ognuno dei quali si applica in determinate situazioni.
Il ravvedimento sprint può essere richiesto quando il contribuente moroso paga le tasse entro i 14 giorni successivi alla scadenza del termine previsto. Al quindicesimo giorno scatta invece quello breve, per il quale è prevista una sanzione dell’1,5%.
Dal trentesimo giorno in poi, scatta la possibilità di fruire del ravvedimento trimestrale, con sanzione pari all’1,67%. Si parla di ravvedimento annuale, poi, dopo il novantesimo giorno dalla scadenza del termine di pagamento. In questo caso, la sanzione prevista Sali al 3,75%.
Infine, col ravvedimento operoso 2023 biennale o ultrabiennale, le sanzioni previste sono rispettivamente previste del 4,29% e del 5%.
Manovra 2023: come funziona il Ravvedimento operoso Speciale
Ma, come già accennato, la Manovra 2023 ha previsto un Ravvedimento operoso 2023 Speciale, che si aggiunge alle diverse tipologie appena analizzare.
Questa nuova tipologia di ravvedimento operoso 2023 è stata introdotta per specifiche tipologie di tributi, quali quelli dovuti al Fisco ed eventuali dichiarazioni difformi avvenuta in sede di Dichiarazione dei Redditi con nuove istruzioni e/o per fatture non emesse.
Saranno oggetto di questa tipologia di ravvedimento solamente le cartelle esattoriali emesse entro il 2021.
Grazie a questa particolare forma di ravvedimento operoso 2023, si potrà richiedere una riduzione della sanzione prevista, che viene ridotta a un ottavo.
Come pagare il Ravvedimento Operoso 2023?
Gli interessati alla riduzione concessa mediante il Ravvedimento Operoso 2023 possono accedere presentando domanda all’Agenzia delle Entrate.
Il pagamento della sanzione potrà avvenire sfruttano il Modello F24 (anche Elide) o F23.
Le modalità di pagamento del Ravvedimento Speciale sono essenzialmente due. Il contribuente in difetto potrà decidere di saldare quanto dovuto con un unico pagamento e, in questo caso, il termine sta per scadere. C’è infatti tempo fino al 31 marzo 2023 per saldare il Ravvedimento Speciale.
Ma c’è anche la possibilità di rateizzare il Ravvedimento Speciale. In questo caso le rate previste sono le seguenti:
- 31 marzo 2023;
- 30 giugno 2023;
- 30 settembre 2023;
- 20 dicembre 2023.
La rateizzazione prevede un aumento dell’importo dovuto, pari al 2% dalla seconda rata in poi. Da ricordare, infine, che saltare una rata significa rinunciare al Ravvedimento Speciale, che verrebbe a decadere.
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