ISEE errato, sanzione aspra per chi non lo aggiorna: quando scatta e cosa succede
Aggiornare il proprio ISEE in maniera corretta è strettamente necessario per continuare a usufruire di bonus e agevolazioni in maniera proporzionata al proprio reddito. Se si presenta un ISEE errato, dichiarando un patrimonio più basso di quanto dichiarato, si può percepire un bonus inferiore a quello che ci spetterebbe. Se invece non si dichiarano tutti i nostri redditi e si usufruisce di bonus per una fascia di reddito più bassa si potrebbe incorrere in pesanti sanzioni che sfociano anche nel penale a seconda della loro gravità. In questo articolo vedremo quali sono gli errori più comuni in fatto di ISEE e quali sono le sanzioni se si dichiara il falso nella propria dsu.
ISEE non aggiornato: conseguenze ed errori comuni
Se si presenta un ISEE errato con importi non veritieri si incorre in conseguenze diverse, a seconda della tipologia della violazione. In particolare, possono verificarsi i seguenti scenari:
- Restituzione di quanto percepito indebitamente;
- Revoca dei bonus;
- Sanzione amministrativa pecuniaria;
- Reclusione penale.
Gli errori più diffusi durante l’aggiornamento del proprio ISEE, peraltro, riguardano principalmente i componenti del proprio nucleo familiare. Se si omette di indicare che nel proprio nucleo sono presenti i redditi di una o più persone potrebbe scattare una delle sanzioni esposte in precedenza. Un caso di ISEE errato tra i più diffusi è la Dsu presentata da genitori divorziati in caso di figli minori. Capita spesso, infatti, che non si indichi l’altro genitore quando si presenta la DSU per ottenere l’ISEE. In questo caso il genitore deve essere indicato nel proprio nucleo anche se non convive con l’altro genitore.
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In particolare, il secondo genitore rappresenta un “Componente aggregato al nucleo” e sebbene il proprio patrimonio non risulti interamente nel nucleo de quo, attraverso una scala di equivalenza specifica esso rileverà comunque per la definizione dell’ISEE complessivo. Bisogna dunque ricordarsi di aggiungere il suo reddito in sede di aggiornamento dell’ISEE 2023.
Conseguenze dell’ISEE non aggiornato
Come indicato in precedenza, se non si aggiorna l’ISEE coi valori corretti e si continuano a percepire bonus e agevolazioni che non ci spettano interamente, le conseguenze possono andare dalla revoca e restituzione di quanto indebitamente percepito fino alla sanzione amministrativa. In alcuni casi, però, abbiamo anche la sanzione penale della reclusione. Per non cadere nel penale si consiglia dunque di procedere all’aggiornamento corretto del proprio ISEE tempestivamente.
In particolare, fra le sanzioni pecuniarie previste dalla legge abbiamo dei valori che cambiano in relazione all’aumentare della violazione commessa. Se sono stati percepiti dei vantaggi per un valore inferiore o pari a 3.999,96 euro, verrà disposta una sanzione amministrativa che va dai 5.164 ai 25.822 euro. Ad ogni modo, come si anticipava poc’anzi, la sanzione sarà strettamente collegata a quanto si percepisce: in particolare non potrà superare il triplo della somma ottenuta mediante l’ISEE non aggiornato.
ISEE non aggiornato e sanzioni penali
Se invece i benefici percepiti superano la soglia indicata dei 3.999,96 euro, la sanzione diventa penale. In particolare, in questo caso si rischia di commettere il reato di “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”, previsto dall’art. 483 del codice penale. Secondo la lettera del codice si potrebbe avere la reclusione da 3 mesi a 2 anni di carcere.
Ad ogni modo le irregolarità che rilevano in sede di aggiornamento del proprio ISEE possono essere facilmente sanate attraverso la procedura di rettifica all’uopo prevista. In particolare, se ci si è rivolti al CAF bisognerà recarsi nuovamente dall’operatore che ha redatto il nostro ISEE sbagliato, portando i dati corretti perché vengano aggiornati. In caso si voglia procedere in autonomia è comunque possibile correggere i propri errori non intenzionali entro 10 giorni dalla presentazione della DSU online. In tal caso si dovrà compilare il modulo integrativo FC.3 compilando il quadro FC.8.
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