Crediti IVA 2023, al via il nuovo modello TR dell’Agenzia Entrate: cos’è e come funziona
Con una recentissima comunicazione ufficiale, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che, a partire da inizio aprile 2023, i crediti IVA potranno essere comunicati solamente mediante il nuovo modello IVA TR.
Il vecchio documento relativo ai credito potrà essere ancora utilizzato ma c’è una data di scadenza imminente che è stata comunicata dall’Agenzia delle Entrate nella Comunicazione.
Ma procediamo per ordine e scopriamo come funziona il nuovo modello IVA TR, da quando sarà obbligatorio e chi dovrà utilizzarlo.
Cosa sono i Crediti IVA?
Prima di scoprire come funziona il nuovo Modello IVA TR introdotto di recente dall’Agenzia delle Entrate, chi dovrà usarlo e quali saranno le scadenze per il vecchio modello, cerchiamo di capire cosa sono i cosiddetti Crediti IVA.
Si tratta di una forma di credito fiscale che permette ai possessori di partita IVA di recuperare l’IVA pagata su acquisti e spese.
Per beneficiare dei crediti IVA, l’azienda deve essere registrata come contribuente IVA e deve presentare regolarmente le dichiarazioni fiscali. Ovviamente, esistono delle specifiche regole da seguire per recuperare tali crediti, che analizzeremo a breve.
In definitiva, comunque, il nuovo modello IVA TR dovrà essere utilizzato nel caso in cui si siano cumulati dei crediti IVA, al fine di beneficiarne.
Crediti IVA, arriva nuovo modello Agenzia delle Entrate: cos’è il modulo IVA TR
Dunque, per poter presentare domanda e ottenere i crediti infra-annuali spettanti, i contribuenti non dovranno più utilizzare il vecchio documento. Dal 1° aprile 2023, infatti, è disponibile il nuovo modello IVA TR.
Ma di cosa si tratta?
Il modello va utilizzato per indicare eventuali eccedenze di imposte detraibili: i contribuenti che intendono ottenerla potranno farlo solamente sfruttando il nuovo documento.
Il vecchio modello può ancora essere utilizzato, ma c’è una data di scadenza da rispettare. Sarà infatti accettato fino al prossimo 2 maggio 2023.
Dopo tale data, l’unico documento accettato sarà quello aggiornato.
Chi può utilizzare il modello IVA TR?
Potranno utilizzare il modello IVA TR tutti i contribuenti che hanno intenzione di richiedere il rimborso delle eccedenze relative all’imposta detraibile o coloro che vogliono sfruttare in compensazione tali eccedenze.
Entrando più nello specifico, il modulo IVA TR è necessario nel caso in cui i contribuenti abbiano la possibilità di godere dei crediti IVA.
In questo caso, si tratta di coloro che svolgono attività la cui aliquota sia inferiore a quella relativa a acquisti e importazioni. O, in alternativa, coloro che operano mediante operazioni non imponibili entro il 25%.
Inoltre, possono utilizzare il modulo IVA TR anche coloro che possiedono crediti relativi a beni ammortizzabili acquistati o importati (ma solamente nel caso in cui l’ammontare di tali beni sia superiore al 2/3 del totale).
In ultimo, dovranno utilizzarlo coloro che, nel trimestre, effettuano operazioni con soggetti fuori dal territorio nazionale per importi superiori al 50% del totale delle transazioni effettuate. Ricordiamo però che ci sono delle limitazioni nella tipologia di attività e transazioni effettuate, che devono riguardare:
- beni materiali;
- trasporti di beni;
- servizi accessori a tali trasporti.
Modello IVA TR: nuove regole e limiti per la compensazione
Oltre ad introdurre il nuovo modello IVA TR, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito anche nuove regole per i contribuenti che intendono fruire dei crediti IVA.
In particolare, abbiamo già detto che il contribuente può richiedere, in alternativa, la compensazione ed il rimborso dei crediti.
Nel caso della compensazione, ci sono nuove regole da seguire da parte del contribuente. Innanzitutto, chi intende utilizzare in compensazione crediti di tipologia infra-annuale, dovranno necessariamente presentare preventivamente il nuovo modello IVA TR.
In secondo luogo, se i crediti IVA che si intendono utilizzare in compensazione hanno un valore superiore ai 5.000 euro ogni anno, sarà obbligatorio richiedere il visto di conformità.
Per concludere, ricordiamo che startup e aziende innovative dovranno rispettare un limite differente. Per questa tipologia di azienda, il limite passa infatti da 5.000 a 50.000 euro.
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