Bonus ristrutturazione 2023, novità Agenzia delle Entrate: sconto in fattura, cosa comprende, scadenza

Autore:
Niccolò Mencucci
23/01/2023

Bonus ristrutturazione 2023, novità Agenzia delle Entrate: sconto in fattura, cosa comprende, scadenza

Anche nel 2023 è disponibile il bonus ristrutturazione 2023, ma con nuovi requisiti previsti per i lavori ammessi, gli adempimenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura previsti secondo quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate.

Come molti altri bonus edilizi, anche il bonus ristrutturazione 2023 non è stato esente da modifiche per questo nuovo anno. Vediamo insieme di quali si trattano.

Bonus ristrutturazione 2023, arrivano nuovi requisiti per i lavori di quest’anno

Il bonus ristrutturazione 2023 prevede l’accesso ad una detrazione del 50% sull’IRPEF, ma soltanto se le spese relative ai lavori ammessi non superino un massimale di spesa preciso. Per il 2023 e per il 2024 è stato fissato a 96.000 euro di spesa.

Si applica alle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, è pari al 50% e deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, come previsto per i crediti d’imposta. Bisognerà presentare tutte le spese con la presentazione del modello redditi persone fisiche (ex modello Unico).

Tale spesa dovrà riguardare soltanto gli interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria. Proprio quest’ultimo punto, sulla manutenzione straordinaria e ordinaria, ha creato non pochi problemi a imprese edili e richiedenti.

Bonus ristrutturazione 2023, quali lavori sono ammessi

Il bonus ristrutturazione 2023 è stato prorogato solo per tutti i lavori che riguardano la manutenzione ordinaria e quella straordinaria, oltre ai casi di restauro e risanamento conservativo.

Nel caso specifico della manutenzione straordinaria, si tratta appunto di lavori su immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, soprattutto a seguito di dichiarato stato di emergenza. Questo vale sia per le case unifamiliari, sia per i condomini.


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Diversamente, la manutenzione ordinaria è prevista solo quando riguardano le parti comuni dei condomini. In tal caso, la detrazione spetta a ogni condomino in base alla quota millesimale.

A seguire possono accedere al bonus ristrutturazione 2023 anche i lavori per la realizzazione di autorimesse, l’eliminazione di barriere architettoniche per costruire ascensori e montacarichi, o anche per garantire la bonifica dell’edificio dall’amianto, oppure la stessa sicurezza domestica.

Il bonus però non è disponibile in relazione al semplice acquisto di strumenti tecnologici, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna, come possono essere telefoni viva-voce, dispositivi touch-screen e altro ancora. Si tratterrebbero di sussidi tecnici e informatici, con detrazione IRPEF del 19%. 

E questo vale anche per i dispositivi adibiti per la sicurezza domestica, per i quali è già previsto il bonus porta blindata 2023.

Bonus ristrutturazione 2023, sconto in fattura o cessione del credito?

Si può richiedere il bonus ristrutturazione 2023 anche con sconto in fattura o cessione del credito.

Ricordiamo che per sconto in fattura si intende un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori e recuperato sotto forma di credito d’imposta. Mentre per cessione del credito d’imposta è l’ammortizzazione delle spese tramite cessione fino ad un massimo di cinque soggetti.

Se si vuole procedere alla cessione del credito, non si potrà più procedere alla frammentazione del credito, e presentare visto di conformità e attestazione di congruità, così da garantire il massimo della trasparenza sulla sussistenza dei requisiti e sui costi ammissibili per tipologia di intervento.

Anche nel caso si richieda sconto in fattura o cessione del credito, non si potrà avere un’agevolazione fiscale superiore a quanto già disposta, ovvero non oltre il 50% con massimale di spesa a 96.000 euro.

Bonus ristrutturazione 2023, la cumulabilità con altre detrazioni

Oltre al bonus ristrutturazione 2023, si potrà richiedere anche altre agevolazioni per i propri lavori e interventi edilizi, come il Sismabonus, oppure l’Ecobonus, tutti e due rinnovati anche per quest’anno ma con requisiti diversi.


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Non si potrà però richiedere il bonus ristrutturazione 2023 con l’agevolazione fiscale prevista per gli stessi interventi dalle disposizioni sulla riqualificazione energetica degli edifici (detrazione attualmente pari al 65%).

Per richiedere inoltre i bonus relativi al risparmio energetico, bisognerà inviare la comunicazione ENEA. Si avrà tempo 90 giorni per inviarla.

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