Bonus casa 2022: proroga, agevolazioni e legge di bilancio
Bonus casa 2022, lo schema dei benefici fiscali e delle agevolazioni destinate a coloro che devono comprare o ristrutturare casa prende forma all’interno della nuova legge di bilancio. A delineare quali saranno i provvedimenti in via di conferma è il cosiddetto documento programmatico, approvato recentemente dal governo e inviato all’UE.
Di fatto, rappresenta la bozza della prossima manovra, che dovrà essere approvata tramite la discussione parlamentare entro il prossimo 31 dicembre 2021. Per i vari capitoli di spesa il governo si prepara a stanziare oltre 23 miliardi di euro. Una parte di queste risorse sarà destinata alla riconferma dei bonus casa nel 2022.
Bonus prima casa per gli under 36: la conferma nella legge di bilancio 2022
All’interno della legge di bilancio 2022 sembra destinato a trovare spazio il bonus prima casa per gli under 36. Si tratta di un’agevolazione destinata a coloro che possiedono meno di 36 anni e che possono far valere un ISEE non superiore a 40mila euro. Il documento programmatico indica l’estensione dell’agevolazione a tutto il prossimo anno, finanziando la misura attraverso i 400 milioni di euro destinati alle politiche per le famiglie.
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Gli aventi diritto possono acquistare casa usufruendo della cancellazione delle imposte ipotecarie, di quelle catastali e di registro. Oltre a ciò, è possibile anche godere di un credito di imposta nel caso in cui si compri da costruttore o comunque da un soggetto Iva.
Bonus ristrutturazioni: verso proroga anche nel prossimo anno
La legge di bilancio 2022 dovrebbe garantire nel prossimo anno la proroga dei cosiddetti bonus per le ristrutturazioni edilizie. Rientrano nel perimetro della misura anche le attività di riqualificazione energetica, così come quelle per la tutela dal sisma e per il rifacimento del verde. In particolare, l’ecobonus risulta in scadenza alla fine del prossimo mese di dicembre e potrebbe essere esteso a tutto il prossimo anno.
Consente di eseguire lavori per il miglioramento energetico dell’immobile, con uno sconto dal 65% al 75%. Possono usufruire del beneficio di legge gli interventi volti al risparmio energetico, oltre che le prestazioni professionali. Per quanto concerne il sismabonus, ovviamente la proroga permetterebbe di portare in detrazione le spese per gli interventi antisismici. In questo caso, si può arrivare a ottenere un’agevolazione fino all’85% della spesa complessiva in cinque anni.
Per il bonus ristrutturazione la riduzione è invece confermata al 50%, con possibilità di detrarre l’importo complessivo in dieci anni. Il beneficio fiscale è valido per la ristrutturazione dei bagni, degli impianti e per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il bonus verde è pensato invece per ristrutturare i giardini e gli spazi verdi di casa. La detrazione è fissata al 36% su una spesa massima di 5mila euro.
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Arredare casa con il bonus mobili: verso la conferma della misura nel 2022
Nella prossima manovra troverà conferma anche il bonus mobili. La detrazione Irpef corrisponderà anche nel 2022 al 50% sul valore di acquisto di mobili ed elettrodomestici. Questi ultimi devono essere di classe A+ o superiore. Il bonus è valido per una spesa massima corrispondente a 16mila euro.
Il destino del superbonus al 110% e del bonus facciate
Per quanto concerne il superbonus al 110%, è opportuno specificare che quest’ultimo non viene espressamente citato all’interno del documento programmatico. Dal Mef si rende noto che il provvedimento dovrebbe trovare comunque conferma nelle pieghe della Manovra, seppure con delle modifiche alle attuali regole di funzionamento. In particolare, a partire dal 2023 non sarà più possibile ristrutturare villette unifamiliari beneficiando delle detrazioni.
Diverso è invece il caso del cosiddetto bonus facciate. Quest’ultimo consente attualmente una detrazione Irpef del 90% per tutte le spese di rifacimento delle facciate di casa. Sono contemplate nel beneficio fiscale anche le attività di pulizia e tinteggiatura. In base a quanto anticipato, il beneficio non dovrebbe trovare conferma nella prossima legge di bilancio.
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