Bonus affitto 2021: disponibile anche per chi paga il canone 2020 in ritardo
Sul bonus affitto 2021 emerge la risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello di un contribuente. Possibile usufruire del vantaggio anche se si paga il canone 2020 in ritardo. Le informazioni da conoscere.
Il bonus affitto torna sotto i riflettori del fisco. L’Agenzia delle Entrate ha infatti offerto un’importante interpretazione sul meccanismo di aiuto pensato per sostenere il comparto durante la grave crisi pandemica. In base a quanto indicato nella risposta all’interpello 263/2021, sarà possibile fare ricorso al beneficio di legge anche qualora si sia pagato il canone di locazione 2020 in ritardo.
In particolare, con il nuovo aggiornamento l’ente pubblico offre una risposta positiva a un contribuente titolare di partita IVA che desiderava cedere il proprio credito d’imposta del 60% sul canone al proprietario. L’intenzione era quindi di provvedere al saldo del restante 40% per il periodo relativo al 2020 – 2021.
La situazione appariva particolare, ma il richiedente ha sottolineato all’AdE la necessità di sospendere la propria attività autonoma a causa delle restrizioni decise dal governo al fine di contenere i rischi di contagio da coronavirus. Un contesto del quale l’amministrazione pubblica ha quindi tenuto conto.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Bonus affitto 2021 disponibile anche per chi paga in ritardo: come funziona la cessione del credito
Stante quanto appena riportato, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni importanti aggiornamenti in merito al bonus affitto. In base a quanto confermato nella recente comunicazione, resta possibile il ricorso al credito d’imposta anche per chi paga il canone in ritardo. In particolare, quest’ultimo è confermato al 60% sui canoni di locazione per coloro che hanno visto il fatturato ridursi del 50% o più.
Quindi, il vantaggio fiscale spetta effettivamente nel caso in cui il pagamento del canone avvenga in ritardo, purché si siano rispettati tutti i requisiti del quadro normativo. Allo stesso tempo, è importante ricordare che è possibile usufruire del beneficio di legge anche qualora si sia effettuato un pagamento anticipato del canone. Infine, resta possibile anche pagare in misura ridotta. In questo caso, è necessario effettuare la cessione del credito al proprietario dell’immobile.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate sul Bonus Affitto
All’interno della replica n. 263/2021 l’Agenzia delle Entrate ricorda innanzitutto che “l’articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto rilancio) […] ha previsto un credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda al sussistere di determinati requisiti soggettivi e oggettivi”.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
L’AdE specifica quindi che riguardo al caso quesito posto in modo specifico sui pagamenti in ritardo del canone, “l’istante maturerà il diritto alla fruizione del credito d’imposta di cui all’articolo 28 del decreto legge n. 34 del 2020 e quello di cui all’articolo 8 del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137. Si rammenta che la predetta cessione dovrà essere effettuata nel rispetto dei provvedimenti sopra citati”.
Con queste precisazioni si pone quindi termine alla vicenda. Così facendo, la direzione centrale piccole e medie imprese dell’Agenzia delle Entrate avvalla infatti la possibilità di usufruire comunque del bonus affitti nonostante il ritardo nel pagamento del canone.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl