Reddito di Emergenza (Rem): domande dal 7 aprile, le informazioni del messaggio Inps 1378/2021
Sul reddito di emergenza 2021 arrivano importanti chiarimenti dall’Inps: l’invio delle pratiche sarà possibile fino al 30 aprile. I nuclei familiari con i requisiti di legge potranno ottenere fino a tre ulteriori mensilità.
Per il reddito di emergenza si concretizza la nuova finestra utile legata all’invio delle domande all’Inps. Lo rende noto lo stesso istituto pubblico di previdenza attraverso il messaggio numero 1378/2021. Nella nota diffusa a inizio aprile si specificano i requisiti di accesso alla misura assistenziale, insieme alle specifiche da seguire per poter inoltrare la propria richiesta.
In particolare, le domande potranno essere inviate all’attenzione dell’ente previdenziale a partire dal prossimo 7 aprile 2021 ed entro il giorno 30 dello stesso mese. I richiedenti potranno procedere in autonomia tramite i servizi telematici resi disponibili dall’istituto, oppure servendosi del proprio patronato o intermediario di fiducia. Quest’ultimo provvederà a inviare la richiesta ed a monitorare l’andamento della pratica per conto del richiedente.
Reddito di Emergenza 2021: confermata l’impostazione della misura di sostegno
A livello operativo, il Rem non ha subito importanti cambiamenti nel proprio meccanismo di funzionamento. Di fatto, il governo Draghi ha deciso un’estensione della misura, lasciandone invariato il principio di esecuzione. I richiedenti dovranno quindi possedere una DSU considerata valida da allegare alla propria domanda. Per quanto concerne i requisiti di accesso, è necessaria la residenza in Italia.
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Oltre a ciò, al mese di febbraio 2021 la famiglia richiedente dovrà possedere un reddito non superiore all’importo del Reddito di Emergenza. Le cifre in gioco vanno dalle 400 alle 840 euro, in base all’effettiva composizione del nucleo familiare. Il valore dell’ISEE di riferimento deve risultare inferiore a 15mila euro.
Infine, il valore del patrimonio mobiliare deve essere inferiore a 10mila euro. La soglia può essere aumentata di 5mila euro per ogni componente successivo al primo, con un tetto massimo di 20mila euro. Fanno eccezione i soggetti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, per i quali è previsto un ulteriore incremento di 5mila euro.
Per il Rem previste tre ulteriori mensilità da 400 a 840 euro
Stante i criteri appena evidenziati, il Reddito di Emergenza sarà erogato per ulteriori tre mesi. Le mensilità di riferimento sono marzo, aprile e maggio 2021. L’assegno viene garantito nel caso in cui non siano presenti all’interno del nucleo familiare titolari di pensioni dirette o indirette. L’esclusione è prevista anche in caso di percezione del reddito di cittadinanza. Fa eccezione l’assegno ordinario di invalidità.
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Ovviamente, il Rem non può essere richiesto in caso di presenza di contratto di lavoro subordinato con retribuzione lorda superiore all’importo spettante per lo stesso assegno di welfare. In aggiunta ai requisiti appena evidenziati, il Rem può essere corrisposto anche con Isee fino a 30mila euro per coloro che hanno terminato le prestazioni di disoccupazione a partire dallo scorso 1° luglio 2020 e fino al 28 febbraio 2021.
Resta motivo di esclusione l’ottenimento dell’indennizzo covid-19 da 2400 euro inserito all’interno del decreto Sostegni. Sono esclusi anche i titolari di contratto di lavoro al 23 marzo 2021. Nella pratica, il Rem agisce in questo caso come una vera e propria estensione della disoccupazione, sebbene l’importo erogato non sia legato alle precedenti retribuzioni ma venga calcolato in misura fissa.
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