Reddito di Emergenza: domande al via dal 1° luglio per le nuove 4 mensilità
A partire dal prossimo 1/07 si apre la possibilità di chiedere l’accredito del reddito di emergenza per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021. Ecco le informazioni da conoscere per l’invio delle pratiche.
Le nuove richieste di percezione del reddito di emergenza sono al via. All’interno del decreto sostegni bis è infatti prevista la possibilità per chi vive momentanee situazioni di disagio economico di ricevere 4 sussidi mensili di sostegno. Il riferimento, in particolare, va per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021.
Al fine di ottenere l’assegno, gli interessati dovranno inviare l’apposita domanda all’Inps a partire dal prossimo 1° luglio ed entro (e non oltre) il 31 luglio 2021. L’Inps ha fornito le istruzioni da seguire per poter procedere con le richieste all’interno del messaggio numero 2406 dello scorso 24 giugno.
I nuovi assegni del reddito di emergenza: ecco quanto si può percepire
Dal punto di vista pratico, i nuclei familiari che potranno beneficiare dei nuovi assegni devono possedere i requisiti presenti all’interno del Decreto legge n. 41 e 73 del 2021. Il valore del reddito familiare deve essere riferito al mese di aprile 2021. I richiedenti con i requisiti di legge potranno ricevere un assegno che parte da 400 euro per un adulto e che cresce rispettivamente a:
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- 480 euro per un adulto e un minore.
- 560 euro per due adulti.
- 640 euro per due adulti e un minore.
- 720 euro per due adulti e due minori.
- 800 euro per tre adulti e due minori.
- 840 euro con tre adulti e due minori e con un componente gravemente disabile.
Queste cifre si ottengono applicando il moltiplicatore della scala di equivalenza all’assegno di base, che corrisponde a 400 euro. Il moltiplicatore cresce da 1 (per un adulto) a 2,1 (per una famiglia con tre adulti, due minori e un disabile).
I requisiti di accesso al REM per i prossimi quattro mesi
Rispetto al tema dei vincoli di accesso, il reddito familiare nel mese di febbraio 2021 deve essere al di sotto dell’importo effettivamente erogato per il reddito di emergenza. È indispensabile inoltre risultare in possesso di un ISEE valido e non superiore a 15mila euro. Oltre a ciò, il valore del patrimonio mobiliare del nucleo deve risultare inferiore a 10mila euro.
A questa cifra si sommano 5mila euro per ogni componente oltre al primo, ma con un tetto massimo fissato a 20mila euro. Qualora sia presente in famiglia un disabile grave o non autosufficiente, il valore si estende fino alla soglia di 25mila euro. Ovviamente, l’erogazione di welfare risulta Incompatibile con altri meccanismi di sostegno o con la percezione di un assegno di pensione.
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Come inoltrare la domanda di accesso al REM all’ente previdenziale
Per chi possiede i requisiti di legge, la domanda di accesso al beneficio può essere presentata direttamente all’Inps tramite la propria area riservata. Per l’invio è necessario utilizzare il proprio codice fiscale e il codice di autenticazione (PIN, SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta d’identità elettronica).
In alternativa, è possibile fare ricorso ai servizi del proprio patronato di fiducia. Quest’ultimo provvederà a compilare la domanda e a inoltrarla all’Inps per conto del richiedente. Al momento dell’invio della pratica, il nucleo familiare deve risultare in possesso di una DSU valida e di tutti i requisiti previsti dalla legge. Le eventuali incompatibilità del Rem sono accertate durante la fase istruttoria da parte dell’ente previdenziale.
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