Congedo parentale INPS 2023, istruzioni datori codici UNIEMENS: padre e come funziona
Ci sono delle ottime notizie per quanto riguarda il Congedo Parentale INPS 2023. L’ente previdenziale nazionale ha fornito nel suo ultimo messaggio le nuove istruzione per procedere all’esposizione in codice UNIEMENS per tutti i padri che richiedono il congedo o il solo conguaglio.
Vediamo meglio quali sono le nuove istruzioni per i datori di lavori, e cosa cambia per i neo-padri, in termini di funzionamento e di iter di richiesta.
Congedo parentale INPS 2023, istruzioni datori codici UNIEMENS
A seguito del messaggio 659 del 13 febbraio 2023 l’INPS ha fornito le nuove istruzioni per i codici UNIEMENS previsti per chi vuole richiedere il congedo parentale INPS 2023.
Questi codici sono essenziali per la richiesta del congedo, perché andranno applicati obbligatoriamente a partire dal mese di competenza di aprile 2023, ma con riferimento ai periodi di congedo successivi al 13 agosto 2022. Nel caso di congedi antecedenti al 13 agosto 2022, varranno ancora i vecchi codici.
Sono inoltre state rese note le novità relative al DL 105/2022, in cui è stata recepita la direttiva UE 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, soprattutto a seguito delle “falle del sistema” segnalate durante la pandemia Covid.
Congedo parentale INPS 2023, come funziona
Come riportato nel messaggio dell’ente, le istruzioni servono per esporre nel flusso di denuncia UNIEMENS i nuovi codici evento e i relativi codici conguaglio. Sono obbligatori per tutti i datori di lavoro del settore privato, che hanno alle loro dipendenze i lavoratori dipendenti iscritti all’AGO (Assicurazione generale obbligatoria) e ad altri Fondi speciali.
I principali codici UNIEMENS validi per quest’anno sono per la modalità oraria:
- PD0, entro il limite massimo di 6 mesi,
- PE0, entro il limite massimo di 9 mesi,
- PB0, entro il limite massimo di 11 mesi ma fino all’ottavo anno di età del bambino.
- TB0, entro il limite massimo di 11 mesi ma fino al dodicesimo anno di età del bambino.
Nel caso dei congedi parentali secondo modalità giornaliera, i codici UNIEMENS sono:
- PD1, entro il limite massimo di 6 mesi,
- PE1, entro il limite massimo di 9 mesi,
- PB1, entro il limite massimo di 11 mesi ma fino all’ottavo anno di età del bambino.
- TB1, entro il limite massimo di 11 mesi ma fino al dodicesimo anno di età del bambino.
Rimangono validi i codici MA2 per i periodi di congedo in modalità giornaliera (6 mesi) e MA0 per quelli in modalità oraria.
Congedo parentale INPS 2023, cosa cambia per i padri
Per il genitore divenuto padre il Congedo parentale INPS 2023 non si limita solo all’applicazione di nuovi codici burocratici, ma anche ad ulteriori novità.
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La più importante è quella relativa al periodo massimo di congedo. Per i lavoratori dipendenti privati, il periodo massimo è stato esteso da 10 a 11 mesi, alla stregua di quanto disposto durante il periodo Covid, quando l’Italia era bloccata a casa a causa dei lockdown.
Inoltre, sono previste diverse tutele per il padre/madre che si prende cura dei figli o delle figlie da solo, come già stabilito dalla circolare n. 122 del 27 ottobre 2022. E non si parla solo delle maggiorazioni dell’Assegno Unico 2023, ma di ben altro.
Congedo parentale INPS 2023, come richiederlo
A differenza di molti altri aiuti per la natalità, come il bonus asilo nido 2023, la richiesta del congedo parentale INPS 2023 non è onere del neo-padre, se lavoratore dipendente, ma del datore di lavoro per il quale lavora.
Sarà lui a dover fare richiesta per il proprio dipendente. Ovviamente è nell’interesse del lavoratore precisare la sua posizione familiare (età del bambino, durata concordata…), così da garantire la corretta applicazione del codice.
Ricordiamo che i nuovi codici dovranno essere applicati obbligatoriamente per tutte le richieste successive al 12 agosto 2022. Solo se vengono inviati dei flussi relativi a periodi fino al 12 agosto 2022, si potrà ancora utilizzare i vecchi codici evento/conguaglio.
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