Tra i tanti concorsi pubblici 2023 previsti nei prossimi mesi, da segnalare è il bando d’assunzioni da parte di uno dei principali Gruppi bancari europei, Unicredit. Parliamo di un istituto bancario che opera in diversi paesi europei, con oltre 2.000 filiali aperte per famiglie e imprese.
Grazie al successo della loro nuova politica manageriale, l’azienda è cresciuta costantemente in questi anni, anche in piena pandemia da Covid. Proprio per questo Unicredit ha avviato un piano di assunzioni che riguardi tutto il territorio nazionale, anche per chi detiene un diploma di maturità. Vediamo come farsi assumere da Unicredit, e a quanto ammonterebbe lo stipendio e quali sono le condizioni di lavoro in caso di lavoratori a categoria protetta.
Una volta superata l’iter di selezione di questo concorso pubblico 2023, si potrà procedere alla sottoscrizione del contratto, direttamente in sede.
Si parla di un iniziale contratto di apprendistato professionalizzante, che verrà successivamente finalizzato alla stabilizzazione a tempo indeterminato, attraverso un percorso di crescita e carriera chiaro e definito.
Come consulente, il diplomato/laureato potrà ricevere da Unicredit uno stipendio medio attorno a 1.733 euro, ovvero 14% al di sopra della media nazionale. A questo si aggiungono anche i vari benefit, che includono agevolazioni per la salute e il benessere, e un pacchetto retributivo competitivo con vantaggi sui servizi bancari.
Come già previsto nei concorsi pubblici 2023 di Poste Italiane, anche Unicredit prevede una serie di bandi di assunzione per tutti i lavoratori appartenenti alle categorie protette L. 68/99.
Anche nel loro caso si potrà accedere a figure lavorative come Commercial Banking o Corporate and Investment Banking, di pari o maggior retribuzione. Per rientrare all’intero di queste categorie protette disposte dalla legge 68/1999, bisognerà essere:
Potrebbe interessarti:
Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
- invalidi civili con quota superiore al 45%;
- invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 33%;
- invalidi di guerra e civili di guerra;
- persone non vedenti, con una vista pari o inferiore a un decimo;
- persone sordomute;
- vedove, orfani, profughi
- vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl