Buoni postali per minorenni: come funzionano e quanto rendono
I buoni postali per minorenni rappresentano un classico strumento di risparmio per chi vuole accompagnare la crescita dei più piccoli. Poste Italiane ha dedicato delle emissioni specifiche per questi casi. Ovviamente restano confermate le caratteristiche di base di questi strumenti. I buoni fruttiferi postali infatti non hanno commissioni di collocamento e di rimborso.
Oltre a ciò, usufruiscono di una tassazione agevolata. Si tratta quindi di una modalità di risparmio con alcune peculiari caratteristiche, a partire dal fatto che le emissioni sono effettuate da Cassa Depositi e Prestiti. Questo significa che la restituzione del capitale e degli interessi è garantita dallo Stato.
Buoni postali per minorenni: ecco come funzionano
Dal punto di vista pratico, i buoni fruttiferi postali per minorenni possono essere emessi in forma cartacea, oppure dematerializzata. Quest’ultima modalità consente la registrazione contabile all’interno di un libretto. Per la sottoscrizione del buono servono i documenti del richiedente e quelli del minore. Risultano indispensabili carta d’identità e codice fiscale di entrambi.
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Il buono dedicato ai minori può essere sottoscritto da tutti. Oltre ai parenti, possono utilizzare questa forma di investimento postale anche eventuali amici che desiderano offrire una regalia. Il buono postale deve però essere intestato al minore.
Attenzione invece al rimborso: per richiederlo in via anticipata serve l’autorizzazione del Giudice Tutelare. Un punto da considerare con attenzione e sul quale è opportuno prestare oculatezza prima di procedere con l’investimento, Questo perché di fatto (e salvo alcuni casi particolari) le somme resteranno vincolate fino al compimento del diciottesimo anno di età.
Quanto rendono i buoni postali per minorenni
Trattandosi di emissioni dedicate a soggetti che necessitano di una particolare tutela, i buoni postali per minorenni presentano regole di funzionamento molto semplici e tassi di vantaggio. Il rendimento è fisso e può arrivare fino al 2,50% nel momento in cui si raggiunge il 18mo anno di età. In particolare, nei primi tre anni corrisponde allo 0,50%.
Al quarto anno si sale allo 0,75%, mentre al quindi anno si arriva all’1%. Si procede così all’1,25% fino all’ottavo anno, all’1,50% fino all’undicesimo e al 2% fino al quindicesimo. Negli ultimi tre anni il rendimento cresce fino a toccare il già citato tasso del 2,50%.
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La tassazione applicata a questi particolari investimenti postali
Il regime fiscale applicato è quello dei titoli di stato, pertanto l’aliquota di vantaggio applicata agli interessi corrisponde al 12,5%. È inoltre opportuno ricordare che i buoni postali per minori sono esenti dall’applicazione dell’imposta di successione. Inoltre, nel caso in cui il valore di rimborso non superi le 5mila euro, risultano esenti anche dal perimetro dell’imposta di bollo.
Come sottoscrivere i buoni fruttiferi per minori e fino a che età è possibile aderire
La sottoscrizione dei buoni fruttiferi per minori può essere effettuata presso tutti gli uffici postali presenti in Italia. È anche possibile procedere via email, oppure tramite l’App Bancoposta. La sottoscrizione è aperta in favore di bambini e ragazzi con età compresa tra 0 e 16 anni e 6 mesi. Oltre questa soglia, non è più possibile procedere.
Restano i medesimi vincoli documentali evidenziati in precedenza anche per l’adesione dematerializzata. Una volta portati a scadenza, i buoni fruttiferi postali diventano infruttiferi e trascorsi 10 anni si prescrivono.
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