Blocco licenziamenti, salta la proroga: la misura resta fino al 30 giugno 2021

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25/05/2021

Sul blocco dei licenziamenti il governo media tra sindacati e Confindustria. La scadenza resta fissata al 30 giugno 2021, mentre salta anche la proroga al 28 agosto per chi ha usufruito della cig Covid.

Blocco licenziamenti, salta la proroga: la misura resta fino al 30 giugno 2021

Il blocco dei licenziamenti continuerà a restare operativo fino al prossimo 30 giugno 2021. È quanto ha deciso il governo mediando tra le richieste di Confindustria e quelle dei sindacati. In base alla posizione presa dall’esecutivo, salterà anche la proroga per le aziende che hanno utilizzato la cig Covid prevista con il decreto Sostegni bis. Per quanto concerne la cassa integrazione ordinaria, viene garantito alle aziende il ricorso all’opzione senza le addizionali fino al prossimo 31 dicembre.

In questo caso però, si concretizza il vincolo a non licenziare. Tra poco più di un mese si dovrebbero quindi cominciare a vedere i risvolti della decisione, sebbene restino ancora forti tensione tra aziende e parti sociali. D’altra parte, all’interno dello stesso governo le posizioni sul tema dei licenziamenti apparivano distanti.

Blocco dei licenziamenti: la nuova nota diffusa da Palazzo Chigi

Sulla questione la presa di posizione del governo traspare in modo chiaro attraverso una nota stampa risalente alla serata di ieri. La decisione arriva dopo “un percorso di approfondimento tecnico svolto sulla base delle proposte avanzate dal Ministro Orlando in Consiglio dei Ministri”.


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Le nuove iniziative “prevedono un insieme più complessivo di misure” pensate “per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza. È stata definita una proposta che mantiene la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, anche dal primo di luglio, senza pagare addizionali fino alla fine dell’anno e impegnandosi a non licenziare”.

A livello pratico, gli effetti di una simile proposta delineano il seguente scenario:

  • la scadenza del blocco dei licenziamenti resta fissata al 30 giugno 2021.
  • Viene meno lo stop al blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto ipotizzato dal ministro Orlando e presentato nel Dl sostegni Bis.
  • Resta invece confermato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria dal prossimo 1 luglio 2021 senza il pagamento delle addizionali. In questo caso, le imprese si impegnano a non licenziare per il periodo di utilizzo della cig.

Blocco licenziamenti: si ferma il percorso del decreto sostegni bis

Stante la situazione appena evidenziata, il blocco dei licenziamenti ha portato indirettamente allo stallo del decreto sostegni Bis. Quest’ultimo doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale già nella giornata di ieri. La questione del blocco dei licenziamenti e le relative tensioni sorte nella maggioranza hanno portato a una soluzione inattesa rispetto alla situazione pregressa. Il provvedimento adottato dal governo corre in tandem con le difficoltà verificatesi nell’approvazione dei nuovi ammortizzatori sociali.

I ritardi accumulati nelle ultime settimane rispetto alla riforma del welfare e delle politiche attive hanno prodotto incertezza proprio sul blocco dei licenziamenti. Idealmente, i due interventi dovevano procedere in tandem, così da garantire per tutti i lavoratori un aiuto una volta effettuato il ritorno al regime ordinario. Anche per questo le parti sociali hanno adottato un atteggiamento fortemente critico rispetto alla scadenza del prossimo 30 giugno 2021.

C’è infatti il rischio oggettivo che molti lavoratori si trovino ad affrontare la perdita del proprio impiego in un momento nel quale le prospettive di reinserimento sono complicate dalla crisi pandemica. Trovare la quadra resta un compito complesso, ma fallire su questo punto rischia di alimentare il disagio sociale. Tutto ciò, proprio quando è necessario uno slancio per aiutare il Paese a uscire dalle gravi conseguenze dettate dal coronavirus.


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