Assegno unico per figli: ok dal governo per famiglie con ISEE fino a 50mila euro
L’assegno unico parte dal prossimo 1° luglio 2021. L’obiettivo è di includere autonomi e disoccupati che non beneficiano già degli assegni familiari. Platea potenziale di oltre 1,8 milioni di famiglie.
Parte l’assegno unico per famiglie, seppure in via provvisoria e come ponte per la riforma vera e propria del welfare. Il governo ha infatti dato il via libera al provvedimento, che andrà a beneficiare potenzialmente oltre 1,8 milioni di famiglie. Nella pratica, si tratta di quei nuclei che finora sono rimasti tagliati fuori dagli assegni familiari. Si pensi, ad esempio, ai disoccupati oppure ai lavoratori autonomi.
Tutto ciò, in attesa che la misura possa diventare stabile e dall’accesso universale. Evento che si concretizzerà nel 2022. Il passaggio rientra tra gli obiettivi del Family act, che dovrà contestualmente portare ad una riorganizzazione complessiva di tutto il sistema assistenziale pubblico. Nei prossimi mesi si partirà quindi con una fase transitoria, che servirà anche per effettuare un rodaggio del nuovo sistema.
L’assegno unico in vigore a partire dal prossimo 1° luglio 2021
Stante la situazione appena evidenziata, l’assegno unico partirà dal prossimo 1° luglio e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2021. In questo lasso di tempo, funzionerà da assegno ponte, in attesa che il provvedimento venga stabilizzato a partire dal 1° gennaio 2022. Tra i destinatari del provvedimento rientreranno nei prossimi mesi coloro che non hanno potuto usufruire degli assegni familiari, come disoccupati, lavoratori autonomi, percettori di reddito di cittadinanza, immigrati con permesso di soggiorno e residenti in Italia da almeno un biennio.
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Per poter accedere alla misura è però previsto uno sbarramento legato all’ISEE. La soglia massima è stata fissata a 50mila euro. Gli importi variano poi sulla base del reddito e del patrimonio documentato. Ad esempio, una famiglia con ISEE fino a 7mila euro potrà beneficiare di 167,5 euro a figlio. Si scende a 83,5 euro dai 15mila, mentre un ISEE sopra le 40mila euro comporterà un assegno di circa 30 euro al mese. A partire dal terzo figlio l’importo dell’assegno erogato cresce del 30%. Mentre in caso di figli con disabilità, bisogna sommare all’importo base ulteriori 50 euro.
Per l’assegno unico serve presentare un’apposita domanda all’Inps
Al fine di beneficiare dell’assegno unico nella fase transitoria, le famiglie con i requisiti di legge dovranno inviare un’apposita domanda all’attenzione dell’Inps. In questo senso, potranno procedere in autonomia oppure tramite i servizi prestati dal proprio patronato di fiducia. Coloro che risultano già percettori del reddito di cittadinanza non dovranno effettuare un’apposita richiesta perché beneficeranno in automatico del nuovo importo.
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Trattandosi di una misura ponte, al momento gli altri sostegni dedicati al welfare familiare restano comunque in essere. Nel corso del 2021 l’assegno unico si aggiungerà quindi agli altri strumenti di welfare, senza sostituirli. Entro il prossimo 30 giugno l’Inps fornirà le istruzioni da seguire per poter fare richiesta e accedere al nuovo beneficio.
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