Legge 104: nomina e limiti dell’amministratore di sostegno, la sentenza

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21/12/2019

Nomina e limiti dell’amministratore di sostegno per assistere la persona affetta da disabilità grave ai sensi della legge 104.

Legge 104: nomina e limiti dell’amministratore di sostegno, la sentenza

La nomina dell’amministratore di sostegno (art. 404 C.C.), che avviene con riguardo alla cura e agli interessi del beneficiario, è uno strumento facoltativo con lo scopo di supportare soggetti fragili per età o impedimenti, ma non incapaci: in quest’ultimo caso deve essere nominato un tutore. La Corte di Cassazione con la sentenza del 15 maggio 2019, numero 12998, ha escluso l’amministratore di sostegno per il soggetto che, pur affetto da gravi patologie, riesce a comunicare via computer e mantiene piene facoltà cognitive e volitive. 

Questa non è l’unica esclusione, l’amministratore di sostegno ha delle regole ben precise da rispettare. 

Permessi legge 104: amministratore di sostegno

Con la Risoluzione 41 del 15 maggio 2009, il Ministero del Lavoro ha definitivamente chiarito che i permessi lavorativi previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992 non possono essere concessi ai tutori e agli amministratori di sostegno delle persone con handicap grave.

I permessi legge 104 e il congedo a lavoro per poter assistere un disabile sono rigidamente disciplinati dal Legislatore.

Nello specifico l’amministratore di sostegno o il tutore che assiste una persona disabile con handicap grave, può fare domanda dei tre giorni di permessi legge 104 solo se è un parente o un affine al terzo grado di parentela con la persona d’assistere. Il congedo straordinario legge 151 di due anni ha delle regole restrittive ed è vincolato dal diritto di priorità familiare e il requisito di convivenza (legge 104 art. 3 comma 3), fermo restando la continuità ed esclusività dell’assistenza.


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Rendiconto amministratore di sostegno

Nella materia di amministrazione di sostegno ci sono molti dubbi sull’obbligo del rendiconto finanziario. Questo documento contiene tutta l’attività economica delle spese sostenute per il disabile. Il rendiconto deve essere presentato al giudice che lo deve approvare; il giudice attraverso il rendiconto finanziario controlla l’operato dell’amministratore di sostegno. Attraverso il rendiconto finanziario si mettono a disposizione del giudice tutte le informazioni essenziali dell’aspetto di salute ed economico del disabile da tutelare.

Per approfondimenti: Disabile: amministratore di sostegno e rendiconto finanziario, le spese da inserire

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