Assegno unico, come cambierà: resta poco tempo per gli arretrati
Assegno unico, resta ancora poco tempo per ottenere gli arretrati. I cittadini che non hanno ancora fatto richiesta e che possiedono i requisiti di legge devono infatti confrontarsi con la scadenza di fine giugno. Nel frattempo la politica si interroga sulla messa a punto della misura. L’idea è di garantire un maggiore aiuto verso chi vive situazioni di disagio, come nel caso delle famiglie con figli disabili.
Dal punto di vista pratico, si punta a compensare la perdita che molti di questi nuclei hanno dovuto affrontare con l’avvento del nuovo strumento. Indennizzando la cancellazione degli assegni al nucleo familiare, oltre che delle detrazioni per i carichi familiari.
A tal proposito, una bozza del Dl semplificazioni (in corso di approvazione) prevede importi più elevati per i ragazzi disabili.
Assegno unico: i nuovi interventi previsti per i figli disabili
Con il nuovo decreto legge il governo punta a garantire un aumento di 120 euro al mese come compensazione per chi ha figli disabili. Si tratta di un importo aggiuntivo che resterà valido solo nel 2022, in attesa di ulteriori riforme. La salvaguardia diventa operativa però solo per nuclei familiari con Isee inferiore a 25mila euro.
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L’indicatore è determinante anche per coloro che hanno figli disabili con età superiore a 18 anni. Infatti, con un Isee al di sotto di 15mila euro i figli disabili percepiranno 260 euro al mese, anziché le attuali 165 euro. Dal punto di vista delle coperture, questi interventi costeranno 122 milioni euro. Si tratta di risorse reperite attraverso il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.
La scadenza del 30 giugno 2022 fondamentale per gli arretrati dell’assegno unico
Come già noto, l’Assegno unico non è automatico e per riceverlo è necessario inviare all’Inps un’apposita domanda. La pratica può essere inoltrata in via diretta all’ente previdenziale, oppure tramite l’assistenza di un patronato. Per poter ricevere gli arretrati, occorre però rispettare la scadenza del prossimo 30 giugno 2022.
Si tratta infatti della data limite oltre la quale finirà il periodo transitorio dell’operazione di welfare. A partire dal mese di luglio, sarà quindi possibile solo richiedere l’assegno per i mesi a venire. Questo significa che dal prossimo mese non si potranno più ottenere gli arretrati.
Assegno unico, come funzionano gli arretrati
Entrando nel merito della vicenda, tutti i cittadini che faranno domanda entro la fine di giugno potranno avere anche gli arretrati che partono dal mese di marzo 2022. In particolare, l’Inps provvederà a garantire il riconoscimento dell’assegno (entro 60 giorni dall’invio della domanda). A quel punto, considererà anche gli assegni a partire dallo scorso marzo. Nel caso in cui la pratica venga presentata dal prossimo 1° luglio, l’assegno sarà erogato dal mese successivo e senza il conteggio degli arretrati.
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Come cambia il sistema di welfare con il nuovo Assegno unico
L’assegno unico è stato pensato per fare ordine all’interno del nostro sistema di welfare e per sostituire le detrazioni per i figli a carico e gli assegni al nucleo familiare. Queste ultime misure scompaiono infatti con l’arrivo del nuovo strumento di sostegno. L’assegno è invece compatibile con le altre misure di assistenza erogate dalle regioni e dalle province, così come dagli enti locali.
Risulta inoltre compatibile con il bonus asilo nido e con il reddito di cittadinanza. Per ottenere l’assegno unico non è necessario presentare l’Isee, ma in questo caso l’Inps erogherà la base minima (corrispondente a 50 euro al mese). La domanda dovrà essere inoltrata ogni anno. Per chi riceve il reddito di cittadinanza, l’integrazione avviene in automatico grazie ai dati già in possesso dall’Inps.
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