Superbonus 110, problemi per le unifamiliari: aumentano gli interessi
Ci sono dei problemi in arrivo per chi ha richiesto il superbonus 110 come proprietario di unifamiliari. Secondo quanto segnalato dalla Federcepicostruzioni, ci sarebbe un aumento dei tassi d’interesse.
Ed è un grosso problema per tutti coloro che hanno richiesto il Superbonus 110 come cessione del credito, perché significherebbe ritrovarsi a pagare per coprire gli interessi, e così a non stare più nei costi previsti per i lavori appaltati.
Superbonus 110, problemi per le unifamiliari: aumentano gli interessi
È recente la segnalazione della Federcepicostruzioni, associazione di costruttori e aziende edilizie che opera in Italia da decenni. Si parla di un aumento degli interessi disposti da banche e istituti di credito per accettare i crediti del Superbonus 110, al punto che la stessa Federcepicostruzioni parla di “tassi quasi usurai“.
Un’affermazione molto pesante, ma legittima a fronte dei tassi che sono stati segnalati. Se si volesse richiedere un credito da Superbonus a 4 anni, verrebbero richiesti interessi e commissioni che variano dal 25 al 30%. Una cifra assurda, anche per un’azienda edile già ben avviata.
Superbonus 110, come funziona la cessione del credito per le unifamiliari
Il Superbonus 110 è il più importante dei vari bonus edilizi disposti negli ultimi anni dallo Stato. Il bonus permette di finanziare tutti gli interventi previsti dal MISE per l’efficientamento energetico delle abitazioni.
Ad oggi sono disponibili tre strumenti per ammortizzare i costi previsti per questi lavori:
- il credito d’imposta, direttamente sulla Dichiarazione dei Redditi del richiedente;
- lo sconto in fattura, concesso dal richiedente all’azienda edile,
- la cessione del credito, concesso dal richiedente/azienda edile all’istituto bancario o soggetto finanziatore.
In quest’ultimo caso si potrà lasciare tutto il credito previsto, fino al 110% per chi l’ha richiesto entro dicembre 2022, all’istituto bancario o ente finanziatore, il quale provvederà a finanziare i lavori e successivamente a incassare i crediti da parte dello Stato.
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Un sistema che doveva garantire il massimo della disponibilità da parte delle banche, e che invece, a seguito dei vari decreti antifrode, delle frodi al Superbonus 110% emerse dalle indagini della Guardia di Finanza, ha portato ad un aumento dei tassi d’interesse su questi crediti.
Cosa succede con l’aumento degli interessi
Un aumento dei tassi d’interesse significherebbe ridurre la disponibilità creditizia del Superbonus 110% a tutti i potenziali richiedenti, aziende o proprietari di unifamiliari che siano.
Se l’aumento dei tassi d’interesse avviene per via di nuove negoziazioni con la banca o l’ente finanziatore, a seguito di problematiche relative al mercato o allo Stato stesso, è inevitabile che l’azienda si ritrovi a non poter più garantire quella precisa spesa per tutti i lavori già appaltati.
Non a caso il numero dei cantieri fermi a causa di questi blocchi non fa altro che aumentare di giorni in giorno.
Superbonus 110, si rischia il blocco dei cantieri per le unifamiliari
Ad oggi la situazione del Superbonus 110 è la seguente: oltre 62,4 miliardi di euro sono stati disposti come forma di investimenti per case unifamiliari, condomini e residenze popolari (ex IACP). Ad oggi di questi 62,4 miliardi già 46 sono previsti per i lavori conclusi.
Il problema però non sono quei 46 miliardi, ma tutti gli altri rimasti bloccati a causa delle attuali difficoltà legate dalla cessione del credito, uno dei tanti problemi che, secondo Il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, ogni giorno porta al collasso diverse aziende edili.
Da ormai mesi le aziende edili chiedono l’intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella figura del ministro Giancarlo Giorgietti, e anche al presidente dell’Associazione Bancari Italiani, Antonio Patuelli, per far sì che le banche rendano più agevole e fluido il meccanismo della cessione, almeno per quanto riguarda questi atteggiamenti “palesemente speculativi“.
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