Superbonus 110, tutte le novità definitive col decreto approvato: come cambia e cosa prevede
Superbonus, finalmente anche il Senato ha dato il proprio parere positivo, dopo quello della Camera. Questo significa che il tanto attesto Decreto Superbonus è entrato in vigore, con qualche giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia.
Questo significa soltanto una cosa: le novità relative alla tanto discussa misura legata all’efficienza energetica degli immobili arriveranno prima del previsto.
In questa sintetica guida faremo insieme il punto della situazione: analizzeremo cioè tutte le novità apportate dal Decreto, dalla proroga per le villette fino allo sblocco della cessione del credito.
Decreto Superbonus: confermato lo sblocco della cessione dei crediti
La prima novità che verrà introdotta con il nuovo e attesissimo Decreto Superbonus riguarda la cessione dei crediti. Dopo il blocco del meccanismo, che ha gettato nello sconforto tanto i beneficiari dei bonus casa quanto ditte e imprese operanti nel settore dell’edilizia, la situazione sta finalmente per migliorare in maniera definitiva.
Il nuovo Decreto, infatti, prevede per banche e imprese cessionarie la possibilità di utilizzare i crediti di imposta per la sottoscrizione di BTP poliennali. Tale possibilità, comunque, è attualmente concessa solamente per cessioni relative alle spese 2022. Spese che possono riguardare non solo il Superbonus, ma anche gli altri bonus edilizi.
I Buoni del Tesoro dovranno necessariamente avere lunga scadenza, che non sia inferiore al decennio.
Cambiano le regole della Responsabilità Solidale
Altro aspetto fondamentale del Decreto Superbonus appena approvato dal Senato riguarda le regole della cosiddetta Responsabilità Solidale.
Com’è noto, quando più soggetti sono debitori nei confronti di un creditore, questo può tranquillamente pretendere l’intera somma dovuta da un debitore qualsiasi. Nel caso del Superbonus, questa situazione avrebbe potuto essere nociva per i soggetti cessionari.
In ogni caso, con il Decreto appena approvato la situazione cambia radicalmente. La Responsabilità Solidale, infatti, viene adesso meno per i soggetti cessionari nel caso in cui si rispettino due requisiti.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Innanzitutto, ovviamente, il soggetto cessionario dovrà dimostrare che i crediti di imposta sono stati acquistati. In secondo luogo, sarà necessario attestare i documenti che dimostrino quali sono gli interventi all’origine del credito di imposta oggetto di eventuale illecito.
Tale documentazione potrà essere, alternativamente, sia relativa ad eventuale cessione dei crediti, sia a sconto in fattura.
Cosa succede a sconto in fattura e cessione del credito con il Decreto Superbonus
La nuova normativa apre uno scenario tutto nuovo per i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Infatti, di fatto, con il nuovo Decreto Superbonus verrà sì sbloccata la situazione relativa alle cessioni bloccate. Ma, in concomitanza, non vi sarà più la possibilità di ottenere lo sconto in fattura o nuove cessioni dei crediti.
Lo stop a sconto in fattura e cessione del credito diviene così definitivo.
Ci sono, comunque, dei casi particolari in cui viene concessa la deroga. Nonostante il nuovo Decreto Superbonus imponga lo stop definitivo, infatti, le due opzioni potranno comunque valere per lavori che, entro lo scorso 16 febbraio, hanno regolarmente presentato il titolo abitativo.
Anche i lavori in edilizia libera iniziati entro la stessa data possono contare su entrambe le opzioni. E la medesima opportunità è garantita per lavori condominiali avviati con delibera firmata entro il 16 febbraio.
Superbonus, spunta la proroga per villette e unifamiliari con Decreto
Ultima, ma non meno importante, proroga concessa mediante il nuovo Decreto, quella relativa alle villette e alle abitazioni unifamiliari.
In realtà, tale proroga era già stata annunciata, ma col nuovo Decreto Superbonus approvato dal Senato tale opportunità è stata finalmente ufficializzata.
Se inizialmente il beneficio spettava solamente per spese saldate entro il 30 settembre 2022 e se successivamente la proroga era stata fissata al 31 marzo 2023, adesso sarà possibile attivare il saldo entro e non oltre la data del 30 settembre 2023.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Questa possibilità, comunque, verrà concessa a tutti quei lavori legati al Superbonus per abitazioni unifamiliari che, alla data del 30 settembre 2022, avevano già concluso almeno il 30% dei lavori programmati.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl