Bonus Università 2023, grande novità per gli studenti: come richiederlo e chi ha diritto
Ci sono delle novità in arrivo per il bonus università 2023. Infatti da quest’anno nuovi soggetti potranno richiederlo per avere un ulteriore supporto economico e fiscale.
Parliamo di un bonus università molto utile soprattutto per le case studenti, un tipo di alloggio essenziale per chi studia all’università come fuorisede.
Vediamo insieme quali sono le ultime notizie per tantissimi soggetti e imprese che potranno finalmente godere del famoso bonus università 2023.
Bonus università 2023, ora solo per questi soggetti
Il bonus università 2023 per quest’anno è disponibile per una serie di soggetti, tra cui operatori economici ed imprese che versano le imposte IMU per gli alloggi universitari.
La scelta di questa selezione di soggetti è dovuta alle disposizioni approvate ed entrate in vigore nel Decreto Aiuti TER del 2022, quelle dedicate appunto a tutti gli aiuti relativi agli alloggi residenziali per gli studenti universitari.
Proprio questi aiuti fanno riferimento alla lista di progetti che sono stati inseriti negli interventi per i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero il PNRR.
Per questo a beneficiare quest’anno del bonus università 2023 saranno i seguenti soggetti:
- imprese,
- operatori economici,
- altri soggetti privati che risultano assegnatari di specifici fondi.
La terza categoria avrà come supporto economico quello previsto dalle risorse stanziate nell’ambito del cosiddetto “Nuovo housing universitario”.
Bonus università 2023, chi non ne ha diritto
Come visto, il bonus università 2023 è un supporto economico e fiscale più indirizzato alle imprese o agli operatori economici, e non tanto agli universitari in sé.
Addirittura non tutte le imprese e gli operatori potranno beneficiare di questo bonus. Se l’impresa si ritrova in uno di questi stati, non potrà avere diritto al bonus università 2023:
- stato di difficoltà,
- stato di scioglimento,
- stato di liquidazione volontaria,
- sottoposte a procedure concorsuali.
Anche se le imprese in questione hanno a disposizione gli alloggi richiesti per poter beneficiare del bonus università 2023, se si trovano comunque in tali condizioni ogni eventuale richiesta del bonus verrà automaticamente respinta.
Sfortunatamente per gli studenti, ovvero coloro che pagano l’affitto, non è previsto un bonus affitto vero e proprio, a meno che non abitino in Comuni o siano convenzionati con servizi disponibili a finanziare aiuti diretti agli universitari.
Bonus università 2023, come richiederlo
Per richiedere il bonus università 2023 bisognerà aver provveduto al raggiungimento dei seguenti requisiti:
- versamento dell’IMU,
- compilazione della Dichiarazione sostitutiva di certificazione,
- compilazione della Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Una volta adempiuto a questi obblighi, si dovrà provvedere alla comunicazione verso il Ministero dell’università e della ricerca, legata all’importo dell’IMU che è stata versata.
Proprio per quanto riguarda il versamento dell’IMU, è necessario rispettare la scadenza di 20 giorni, allegando anche l’apposita documentazione relativa al versamento dell’acconto e del saldo. Sempre all’interno dell’istanza, si dovrà inviare anche le Dichiarazioni sostitutive di certificazioni e le Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, altri due documenti essenziali per la richiesta.
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Bonus università 2023, in cosa consiste
Per quanto si tratti di un bonus, in realtà è più preciso parlare di un credito d’imposta, cioè una detrazione fiscale riconosciuta a tutte le imprese con bilanci in attivo e con la proprietà di alloggi destinati alla residenza per studenti universitari.
L’importo di tale credito d’imposta sarà in misura pari all’importo totale dell’IMU che sarà versata per ogni anno d’imposta, a partire dall’anno 2024.
Infatti ogni comunicazione al Ministero dovrà essere fatta per il prossimo anno, ma già oggi saranno inserite sulla base dell’ordine cronologico tutte le domande che verranno presentate, fino all’esaurimento dei fondi resi disponibili, che al momento ammontano a 5 milioni di euro.
Con la copertura dell’IMU le aziende potranno provvedere all’abbassamento dell’affitto a favore degli universitari, anche se loro stessi potrebbero richiedere altre agevolazioni per la spesa o per altri benefici.
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