Bonus patente: che cos’è e come funziona
Bonus patente al via grazie alla pubblicazione del dispositivo normativo all’interno della Gazzetta Ufficiale. Il testo prevede di garantire importanti aiuti per i giovani che puntano a ottenere la patente di guida necessaria per il trasporto di merci e persone. In pratica, si tratta di un passaggio fondamentale per chi vuole intraprendere la professione di autista. Tutto ciò, sia per garantire importanti occasioni professionali. Sia per favorire lo sviluppo del mercato del lavoro.
In questo senso, la formazione è una leva fondamentale per qualificare coloro che vogliono intraprendere il mestiere. L’obiettivo della nuova agevolazione è infatti d’incentivare la formazione dei futuri conducenti. Per farlo, il governo ha deciso di avviare un bonus che coprirà la maggior parte dei costi necessari a conseguire le patenti di guida di riferimento all’interno del settore.
Bonus patente: scadenza e beneficiari del nuovo provvedimento
Sulla base delle regole previste con la nuova misura, per conseguire il bonus patente c’è tempo fino al prossimo 31 dicembre 2026. L’aiuto coinvolge i cittadini italiani ed europei con un’età tra i 18 ed i 35 anni. Mentre le patenti di riferimento per i quali è possibile beneficiare del bonus sono la C, C1, CE, C1E, D, D1, DE, D1E.
Rientra anche la CQC, ovvero la carta di qualificazione del conducente. Grazie al nuovo bonus, è possibile coprire le spese di partecipazione ai corsi di formazione, con una copertura dell’80% del costo totale sostenuto. Il tetto di spesa massimo è però fissato a 2500 euro.
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Come funziona il nuovo bonus patente: fondi e detrazioni
Il nuovo bonus patente funzionerà tramite il meccanismo delle detrazioni. Mentre per quanto concerne i fondi stanziati, il governo ha deciso di accantonare 3,7 milioni di euro per l’anno in corso e 5,4 milioni di euro rispettivamente per ogni ulteriore anno fino al 2026. Potranno beneficiarne i cittadini fino ai 35 anni di età, ma la legge prevede che sia presentata un’apposita istanza.
L’invio della domanda deve avvenire tramite l’apposita piattaforma web. Il sito è denominato “buono patenti autotrasporto” e viene gestito dal Ministero delle Infrastrutture. La piattaforma si occuperà di erogare un buono sotto forma di voucher.
Come avviene per ogni altro portale dell’amministrazione pubblica, l’accesso avviene tramite sistema di identificazione digitale. Il richiedente può quindi scegliere se accedere tramite Spid (sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) oppure CNS (Carta nazionale dei servizi).
Le informazioni chiave sul voucher destinato al conseguimento della patente
Il richiedente sarà quindi chiamato a certificare il possesso dei requisiti previsti dalla legge per poter beneficiare del bonus. Il voucher erogato dovrà essere utilizzato entro 60 giorni dall’emissione. Mentre le patenti di riferimento dovranno essere conseguite entro 18 mesi dall’impiego del voucher stesso. Non sarà infatti possibile beneficiare del voucher più di una volta.
Inoltre, rispetto ai fondi stanziati, l’erogazione verrà garantita in ordine cronologico e fino all’esaurimento di fondi messi a disposizione. Coloro che non riusciranno a ottenere il bonus patente potranno inoltrare una nuova richiesta nell’anno successivo.
Il destinatario del voucher provvederà infine a consegnare la documentazione rilasciata dalla piattaforma alla scuola guida. Grazie a questa, l’ente di formazione riceverà la liquidazione corrispondente al valore del voucher. Utilizzi non conformi porteranno invece alla cancellazione dell’autoscuola dalla piattaforma informatica e all’’applicazione di eventuali sanzioni.
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La questione dell’autotrasporto e le motivazioni alla base del nuovo bonus
Come già anticipato, il settore dell’autotrasporto ha visto un forte calo di interesse da parte dei giovani in cerca di un nuovo impiego. Questa motivazione è alla base del nuovo provvedimento di sostegno governativo. Da anni all’interno del comparto è difficile reperire personale dotato delle patenti necessarie alla guida di pullman e mezzi di trasporto pesanti.
L’obiettivo di questa misura consiste proprio nel favorire l’ingresso di nuovi conducenti all’interno del settore, rimuovendo gli ostacoli economici al raggiungimento delle qualifiche necessarie. La misurazione del raggiungimento dell’obiettivo potrà quindi avvenire già nei prossimi anni, verificando quale sarà stato l’impatto dell’operazione sul numero degli occupati nel settore.
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