Bonus energia rinnovabile 2023, novità Agenzia Entrate: requisiti e scadenza
In arrivo un nuovo bonus per chi vuole pagare sempre meno le bollette energetiche: si chiama bonus energia rinnovabile, e sarà disponibile a tutti tra pochissimo tempo.
Si tratta di un bonus che ora più che mai è necessario per evitare il più possibile di soccombere alle sempre più costose bollette energetiche. Già in Italia si segnala oltre il 30% di utenti nelle case popolari risultati insolventi per quanto riguarda il pagamento delle bollette, a causa degli alti costi.
Proprio per questo un bonus come questo è più che necessario se si vuole ridurre il più possibile il peso delle bollette. Vediamo quali sono le novità dall’Agenzia delle Entrate, e quali sono i requisiti e le scadenze da seguire.
Bonus energia rinnovabile 2023, novità dall’Agenzia delle Entrate
Il bonus energia rinnovabile 2023 è un incentivo disposto dall’Agenzia delle Entrate per tutti coloro che sono interessati a installare sistemi di accumulo integrati a impianti di produzione elettrica, tutti dispositivi e macchinari che dovranno funzionare solo tramite fonti di energia rinnovabili come ad esempio i pannelli fotovoltaici.
Stando alle ultime disposizioni dell’Agenzia, il bonus prenderà il via tra pochi giorni, ma bisognerà fare richiesta del bonus in via telematica, attraverso un’apposita pagina web disposta dall’Agenzia.
Tale servizio telematico sarà disponibile a tutti gli utenti dotati di SPID, CIE, CNS, ovvero i tre strumenti di identificazione digitale necessari per entrare sui siti della Pubblica Amministrazione.
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Bonus energia rinnovabile 2023, i requisiti
Per avere diritto al bonus energia rinnovabile 2023 bisognerà comunque rispettare una serie di requisiti imprescindibili, che riguarderanno le spese e la tipologia di impianti ammessi al bonus.
Per quanto riguarda le spese, esse dovranno essere state sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Mentre per quanto riguarda gli impianti e i sistemi di accumulo integrati ammessi, essi dovranno essere alimentati solo ed esclusivamente da fonti di energia rinnovabili.
Al momento non è dato sapere a quanto ammonterà il bonus energia rinnovabile 2023. È certo che l’ammontare complessivo stanziato nella Legge di Bilancio si aggira attorno ai 3 milioni di euro. Una volta che l’Agenzia delle Entrate avrà esaminato tutte le richieste, si determinerà la percentuale della spesa riconosciuta come credito d’imposta.
Bonus energia rinnovabile 2023, quando si può richiedere
A partire dal 1° marzo 2023 il bonus energia rinnovabile 2023 sarà disponibile per tutte le persone fisiche, ovvero tutti coloro che possono richiedere il bonus come soggetti privati, e non come enti economici o imprese private.
Dato che si tratta di un credito di imposta, la persona fisica dovrà richiederlo direttamente nella propria Dichiarazione dei Redditi, facendo attenzione alla compilazione viste le ultime disposizioni in materia di Modello 730.
Inevitabile sarà il 1° marzo 2023 una data click-day, in cui molti richiedenti si concentreranno per fare richiesta del bonus, mettendo a repentaglio l’accesso ad altri utenti e la stabilità dei server dell’Agenzia.
Bonus energia rinnovabile 2023, scadenza
Dopo il 1° marzo 2023, il bonus energia rinnovabile sarà richiedibile fino a fine mese: la scadenza per quest’anno è datata 31 marzo 2023. Una volta superata tale data, ogni richiesta inoltrata sarà soggetta ad immediata reiezione da parte dell’Agenzia.
Già entro il 21 marzo, ovvero a dieci giorni dalla scadenza della procedura di domanda, l’Agenzia delle Entrate pubblicherà un provvedimento con il quale renderà nota la prima stima riguardante l’effettiva percentuale del bonus utilizzabile per ogni richiesta, difficilmente intorno al 100%.
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Questo calcolo sarà infatti il risultato del numero di richiedenti, che tra il 1° e il 21 marzo avranno già inoltrato la domanda all’Agenzia, rispetto al fondo stanziato in sede di Legge di Bilancio.
Ricordiamo che l’importo assegnato in base alle spese effettuate e alla percentuale riconosciuta dall’Agenzia sarà utilizzabile in sede di Dichiarazione dei Redditi, ma solo per il periodo d’imposta relativo alle spese sostenute. L’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito nei periodi di imposta successivi, a differenza degli altri bonus edilizi 2023.
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