Bonus Chef 2023 al via: come richiedere fino a 6.000 euro e quali sono i requisiti
Sorpresa per i cuochi italiani: il Bonus Chef 2023 è finalmente operativo dal 27 febbraio 2023 e mette a disposizione un contributo massimo di 6.000 euro. Questa opportunità è rivolta esclusivamente ai cuochi che risiedono in Italia.
L’agevolazione servirà a coprire parte delle spese sostenute per attività formative, ma anche per l’acquisto di attrezzature e prodotti necessari allo svolgimento dell’attività di cuoco.
Grazie al bonus, coloro che hanno effettuato le suddette spese potranno ottenere indietro il 40% di quanto saldato, grazie ad un fondo statale da ben 3 milioni di euro.
Ma attenzione: i cuochi residenti in Italia avranno tempo solo fino al prossimo mese di aprile per richiedere il contributo.
In questo articolo, scopriremo chi può accedere alla misura, quali sono i requisiti e le spese ammesse ma, soprattutto, come si richiede il bonus chef 2023.
Bonus chef 2023: come funziona e a chi spetta
Il Bonus Chef 2023 non verrà erogato in denaro o in forma di bonifico ai beneficiari. Infatti, l’agevolazione verrà concessa sotto forma di credito d’imposta, da scontare tramite il modello F24. Gli chef residenti in Italia che rispettano i requisiti, che esamineremo a breve, potranno accedere al contributo.
Il credito d’imposta sarà concesso per determinate spese, come l’acquisto di attrezzature o la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Nello specifico, il credito d’imposta sarà pari al 40% di tali spese, che devono essere state sostenute tra l’1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Quali sono i requisiti per richiedere il bonus chef 2023?
Il Bonus Chef 2023 è un’agevolazione che può essere ottenuta solo se si soddisfano determinati requisiti, come stabilito dalla normativa e da Invitalia. Solo coloro che rientrano in due specifici casi possono accedere al credito di imposta.
Il primo è il caso dei dipendenti: possono richiedere il bonus chef 2023 i cuochi che, nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022, hanno lavorato nei settori della ristorazione o alberghiero con regolare contratto.
Non è necessario, ovviamente, aver lavorato per l’intero biennio: basta aver lavorato almeno per parte del periodo indicato, ovviamente sotto regolare contratto di lavoro.
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Ma possono accedere all’agevolazione fino a 6.000 euro anche i liberi professionisti. Il credito di imposta spetta infatti anche ai titolari di partita IVA, che abbiano lavorato con mansione di cuoco in ristoranti o alberghi. Anche in questo caso, il periodo di lavoro deve essere compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022.
Inoltre, è necessario che il potenziale beneficiario possieda regolare residenza nel nostro Paese.
Quali spese sono le spese agevolabili con il bonus chef 2023
Per quanto riguarda le spese che possono essere agevolate mediante il bonus chef 2023, nello specifico, abbiamo le seguenti:
- spese legate al saldo di macchinari necessari all’attività di cuoco (per lavorare, cuocere e conservare gli alimenti). In questo caso, sono ammessi solamente tutti quei macchinari che abbiano classe energetica elevata;
- saldo di strumentazione professionale di qualsiasi tipologia, ovviamente strettamente legata all’attività di ristorazione;
- spese saldate per la partecipazione a corsi formativi e/o di aggiornamento professionale.
Tali spese, che dovranno essere necessariamente certificate e saldate con mezzo di pagamento tracciabile, non verranno completamente coperte dal bonus chef 2023.
Il credito d’imposta ottenibile è infatti pari al 40% del totale delle spese agevolabili, con un tetto massimo pari a 6.000 euro per ogni cuoco avente diritto.
Bonus Chef 2023: come richiederlo subito
Nel caso rispetto dei requisiti, coloro che intendono richiedere il bonus chef 2023 dovranno utilizzare l’apposita piattaforma gestita da MiSE e Invitalia. La piattaforma può essere raggiunta utilizzando il sito www.mise.gov.it/it/incentivi/credito-dimposta-per-cuochi-professionisti.
Come accade per tutti i bonus e le agevolazioni attive nel nostro Paese (per esempio il bonus occhiali 2023, per citarne uno) sarà richiesta l’autenticazione mediante identità elettronica (a mezzo di SPID, CIE o CNS).
Inoltre, in sede di domanda si dovrà attestare non solo l’elenco delle spese ammissibili sostenute dal potenziale beneficiario, ma anche il possesso dei requisiti richiesti.
C’è tempo fino alle ore 15 del prossimo 3 aprile 2023 per richiedere il credito d’imposta, che potrà essere sfruttato mediante il modello F24 in compensazione.
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In caso di dubbi o domande alle quali non si sia trovata risposta in questo articolo, ricordiamo infine che il MiSE ha dedicato al bonus in questione una serie di FAQ, consultabili sul sito ufficiale del Ministero.
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