Arriva un nuovo bonus per le assunzioni, grazie al nuovo Decreto Lavoro. Approvato dal Governo nei giorni scorsi, si tratta di un incentivo riconosciuto ai datori di lavoro per l’assunzione di giovani che rientrano all’interno della categoria NEET.
Non si tratta del classico esonero contributivo, e neanche di un incentivo che sarà erogato “economicamente” al datore di lavoro. Ma di un incentivo riconosciuto sulla “retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali”.
Vediamo meglio come funziona, e per chi è previsto questo bonus assunzioni.
Bonus assunzioni ma solo per i giovani NEET
Il nuovo bonus permetterà un aumento delle assunzioni tra i giovani che hanno meno di 33 anni e hanno poca o alcuna esperienza lavorativa alle spalle.
Da mesi il Governo Meloni vuole puntare a rendere il mercato del lavoro più incline ad assumere tutti coloro che ancora non risultano occupati. Parliamo di una categoria di persone che in Italia riguarda un quarto della popolazione giovanile complessiva, nell’ordine di oltre 3 milioni di ragazzi tra i 18 e i 34 anni.
Per loro il Governo Meloni sta cercando di rendere l’assunzione più “appetibile” da parte delle imprese, incentivandole con riduzioni e detrazioni fiscali e previdenziali, così da rendere assunzione e mantenimento meno costoso per le aziende stesse.
È il caso del bonus assunzioni giovani, che prevede un incentivo riconosciuto ai datori di lavoro privati nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per le nuove assunzioni di giovani, effettuate a decorrere dal 1 giugno 2023 e fino al termine del 2023.
Bonus assunzioni giovani, chi sono di NEET
Questo bonus assunzioni giovani è al momento limitato all’inserimento in azienda di tutti coloro che rientrano nella categoria dei NEET.
L’acronimo NEET sta per “Not in Education, Employment o Training“, ovvero tutti i giovani che non stanno studiano e non lavorano e nemmeno stanno facendo corsi di formazione.
Come già anticipato, si tratta di una categoria sociale che in Italia rappresenta oltre 3 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni.
Per evitare una crisi sociale, tutti gli ultimi governi hanno cercato di sviluppare delle politiche attive per la formazione professionale e per l’inserimento aziendale. L’ultima mossa, quella del Governo Meloni, punta a incentivare l’assunzione con una riduzione del cuneo previdenziale a carico dell’impresa.
Ovviamente il NEET in questione, affinché rientri nella categoria beneficiaria di questo bonus, deve:
alla data di assunzione nonaver compiuto 33 anni di età;
non avere in essere alcun rapporto di lavoro o piano formativo;
essere registrato al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.
Bonus assunzioni giovani, ecco come averlo
Il bonus avrà come beneficiario sia il giovane neo-assunto, che si ritroverà con una busta paga più ricca (almeno nella parte al netto delle imposte), sia l’impresa, che potrà beneficiare di una riduzione del cuneo fiscale e previdenziale.
Ma il datore di lavoro dovrà corrispondere tale bonus mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili (Uniemens), facendo domanda all’INPS mediante procedura telematica da definirsi.
Entro 5 giorni dalla domanda poi l’INPS fornirà una specifica comunicazione telematica in ordine all’effettiva disponibilità delle risorse.
Una volta ricevuta tale comunicazione, il datore di lavoro avrà 7 giorni di tempo per stipulare il contratto di lavoro che dà titolo all’incentivo, per poi essere comunicata all’INPS sempre entro 7 giorni. Se non si rispettano questi termini perentori, il datore di lavoro decade dalla disponibilità delle risorse a lui riservate per il bonus.
Bonus assunzioni giovani, a quanto ammonta
Pur essendo un bonus, il beneficio è di natura previdenziale. Non si tratta questa volta del classico esonero contributivo, ma di un incentivo riconosciuto nella misura del 20% (e non del 60%) della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore NEET assunto.
Tale assunzione però dovrà essere fatta dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023.
Seppur cumulabile con altri bonus assunzioni (esoneri contributivi, ecc.), l’incentivo è riconosciuto per un periodo massimo di 12 mensilità, e solo per contratti a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione. Si applica anche in caso di contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere, ma non per rapporti di lavoro domestico.