Assegno Unico Marzo 2023, doppio pagamento INPS: date, arretrati e aumento importi
Assegno Unico Figli in rinnovo automatico a marzo 2023 con i nuovi ISEE, ecco il calendario pagamenti INPS e le novità in arrivo. Per alcuni nuclei familiari l’importo sarà maggiorato e con accredito extra grazie agli arretrati.
Assegno Unico, a marzo 2023 parte il rinnovo in automatico
Dal giorno 1 marzo sono ufficialmente partiti i rinnovi dell’Assegno Unico relativo all’anno 2023. Le famiglie beneficiarie della misura economica per i figli a carico, quando la domanda era stata presentata già lo scorso anno non dovranno compiere alcuna azione per vedere riconosciuto il diritto al sussidio anche per quest’anno. Come prevede la legge infatti, a meno che i dati non siano variati nel frattempo, i nominativi dei titolari verranno inseriti in lista da INPS per la continuità dei pagamenti che saranno in questo modo liquidati senza alcuna interruzione.
Chi invece ha maturato i requisiti solo quest’anno, ad esempio le donne arrivate al settimo mese di gravidanza, potrà fare la domanda sempre online o tramite Caf. L’importo sarà riconosciuto con arretrati da marzo per domande arrivate entro fine giugno.
Da luglio in poi sarà invece pagato mensilmente solo l’importo spettante. La data di marzo quindi è cruciale sotto molti aspetti. Può infatti segnare una differenza in positivo o in negativo a seconda del livello di reddito ISEE che è stato certificato dalla famiglia.
Assegno Unico, aumenti a marzo, ma non per tutti
Come abbiamo visto l’Assegno Unico per il 2023 si rinnova in automatico. L’unica operazione da fare obbligatoria però era quella di rinnovare il reddito ISEE. Questo può essere fatto tramite intermediari oppure utilizzando la Dsu precompilata presente nel portale INPS. Anche la scelta tra modello ordinario e corrente è libera e la famiglia può decidere in base alle proprie caratteristiche quale conviene di più attestare. L’importo dell’assegno unico quindi varierà anche notevolmente a seconda dei requisiti economici previsti.
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Chi ha un reddito che supera i 40.000 euro avrà i minimi spettanti per legge, gli altri invece saranno calcolati a seconda del numero figli, età e ISEE. Ricordiamo sempre che chi non rinnova il certificato verrà considerato come oltre tetto massimo e dunque riceverà il minimo fino a nuova attestazione.
Oltre a questo alcuni ritocchi dell’importo riguarderanno tutti, che potranno contare sulle maggiorazioni previste grazie all’adeguamento all’inflazione. Ma è bene sapere che non tutti ci guadagneranno. Infatti chi ha avuto un aumento del reddito familiare, potrebbe avere spiacevoli sorprese scoprendo non solo di non avere diritto all’aumento, ma in alcuni casi anche di dover restituire gli importi aggiuntivi corrisposti da gennaio a marzo se non se ne aveva diritto.
Assegno unico, accredito extra: arretrati in arrivo
Alcuni nuclei familiari stanno segnalando accrediti di piccoli importi arrivati in conto corrente da bonifico INPS. Si tratta del pagamento degli adeguamenti previsti dal governo. Le quote che sono maturate in tre mesi grazie all’aumento sono state disposte separatamente in molti casi.
Solo con il pagamento ordinario relativo alla mensilità di marzo si potrà poi controllare quale sarà la cifra che poi spetterà per tutto l’anno fino al prossimo rinnovo ISEE. I pagamenti degli arretrati proseguiranno fino al giorno 13. Allo stesso modo per chi ha subito ritardi nell’erogazione della mensilità di febbraio. Poi seguiranno le date del pagamento mensile per beneficiari non titolari di Reddito di Cittadinanza.
Calendario pagamenti Assegno Unico, le date INPS di marzo 2023
A marzo 2023 il pagamento da parte di INPS per l’Assegno Unico Universale sarà doppio. Per alcuni anche triplo. Staimo parlando di chi deve ricevere ancora febbraio e gli arretrati grazie alla rivalutazione. Entro il 13 marzo si dovrebbero verificare i due accrediti.
Mentre la quota ordinaria del sussidio mensile per i figli, sarà corrisposta alle famiglie dopo il 13. Quindi a partire da martedì 14 partiranno le disposizioni che poi in base anche alla data di presentazione della domanda originaria proseguiranno per tutto il resto del mese fino al 31.
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