Visita fiscale: il datore di lavoro può telefonare al lavoratore?
Un datore di lavoro, che vuole verificare se realmente il proprio dipendente sia malato, ha diversi strumenti a disposizione. Vediamo quali sono
I lavoratori dipendenti che si assentano dal lavoro per causa di malattia sono soggetti a visita fiscale, che essi siano dipendenti pubblici o privati. In base a ciò devono rispettare determinate fasce orarie di reperibilità, questo vale per tutto il periodo di malattia anche nei giorni festivi e nel weekend. La reperibilità del lavoratore deve essere totale, in modo che il medico fiscale possa trovarlo al domicilio indicato con molta facilità. Quindi è compito del lavoratore accertarsi che il proprio nome sia sul citofono e che il campanello funzioni. Al di là della visita fiscale del medico fiscale ci sono altre domande che il lavoratore si pone ad esempio se il datore di lavoro può chiamare il lavoratore in qualunque ora o nelle fasce di reperibilità per verificare che sia realmente malato.
Visita fiscale INPS reperibilità telefonica è permessa
La visita fiscale può essere richiesta dal datore di lavoro o dall’INPS fin dal primo giorno di malattia. Questa può reiterarsi anche durante lo stesso periodo di malattia e perfino nella stessa giornata. Ciò è consentito proprio per evitare ai soggetti potenzialmente a rischio di assentarsi ripetutamente durante dal lavoro.
Un datore di lavoro, che vuole verificare se realmente il proprio dipendente sia malato, ha diversi strumenti a disposizione, uno di questi è proprio la visita del medico fiscale oppure può assumere un investigatore per verificare se il suo dipendente è realmente malato o eserciti un secondo lavoro o addirittura usufruisce del periodo di malattia per andare in vacanza. Ma tra questi strumenti non è citato il telefono. Il datore di lavoro non può chiamare il lavoratore durante il periodo di malattia o durante il periodo in cui non si lavori o meglio il lavoratore è libero di non rispondere. Quindi in conclusione, il datore di lavoro può chiamare a casa del lavoratore e quest’ultimo e liberissimo di non rispondere. Ciò vale sia negli orari di reperibilità sia sempre. Va, infatti, ricordato che nessun datore di lavoro è tenuto a chiamare il proprio lavoratore in orari extra-lavorativi e quest’ultimo è libero di non rispondere a soprattutto nel periodo di malattia.
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