ISEE 2021: quando farlo, come funziona il calcolo e quali documenti sono necessari
Con l’arrivo del nuovo anno i cittadini che beneficiano di bonus pubblici, assegni di welfare e agevolazioni si trovano davanti all’incombenza di produrre l’ISEE 2021. L’aggiornamento del documento appare infatti obbligatorio in moltissime occasioni di confronto con la PA. Per questo motivo, è utile conoscere quale strada seguire per produrre il nuovo indicatore della situazione economica equivalente e quali documenti risultano indispensabili.
Prima di procedere, ricordiamo anche che la legge di bilancio 2021 ha portato alla creazione di nuove agevolazioni legate all’ISEE. Alcune di queste sono generalizzate, mentre altre risultano legate alle gravi conseguenze dettate dal coronavirus e alla crisi economica provocata dalle inevitabili misure restrittive alla mobilità.
ISEE 2021: che cos’è e a cosa serve la certificazione
Con il termine ISEE s’intende l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente di un nucleo familiare. Si tratta quindi di un indicatore in grado di risultare rappresentativo dello stato economico e patrimoniale di una famiglia, comprendendo elementi come i redditi percepiti, le case e le disponibilità presenti su conto corrente e attraverso gli investimenti posseduti.
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L’indicatore viene quindi utilizzato come uno strumento di confronto tra le diverse famiglie per capire chi può rientrare nelle agevolazioni previste dalla legge. Il certificato serve, ad esempio, per richiedere sussidi di welfare come il reddito o la pensione di cittadinanza. Ma è utilizzato anche per le rette delle scuole private e per i bonus (come nel caso del bonus PC, del bonus nido e del bonus bebè).
ISEE 2021: i documenti necessari e indispensabili per ottenere la certificazione
Dal punto di vista pratico, bisogna innanzitutto sottolineare che l’ISEE ha una valenza annuale. Chi ha eseguito la certificazione nel corso del 2020 ha visto quindi scadere la sua validità al 31 dicembre dello scorso anno. Per effettuare nuove richieste di certificazione risulta quindi indispensabile recarsi al proprio Caf di fiducia, oppure in alternativa è possibile richiederlo tramite la DSU attraverso il sito web dell’Inps.
Dal 2020 l’ente pubblico di previdenza mette infatti a disposizione la DSU precompilata. Quest’ultima è disponibile online e può essere utilizzata salvo la necessità di modifiche. I documenti necessari per procedere con l’operazione sono numerosi. Troviamo rispettivamente lo stato di famiglia, il codice fiscale e il documento di identità valido. Serve inoltre la dichiarazione dei redditi e la certificazione unica (ex CUD).
Bisogna inoltre produrre contratti di affitto o di mutuo relativi alle case di proprietà. Dal punto di vista contabile è necessario avere una copia di saldo e giacenza media di conti correnti e depositi bancari o postali. Per gli investimenti è indispensabile possedere l’estratto degli strumenti finanziari e delle assicurazioni sulla vita. Infine, rientrano negli obblighi di certificazione le targhe e gli estremi di autoveicoli o motoveicoli di proprietà, così come di navi e imbarcazioni da riporto.
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Modello ISEE 2021: dove si presenta la DSU per eseguire il calcolo
Una volta in possesso dei documenti appena evidenziati è possibile presentare la DSU per il calcolo del modello ISEE. Per questo fine, è possibile rivolgersi direttamente all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata (come ad esempio l’Inps), oppure al proprio Comune di residenza. In alternativa si possono utilizzare i servizi offerti dal proprio CAF di fiducia.
In linea generale, per eseguire il calcolo dell’ISEE e ottenere il documento finale è necessario attendere circa una decina di giorni. Il tempo di lavorazione è importante soprattutto per coloro che si trovano a confrontarsi con una data di scadenza fissata a stretto giro per l’ottenimento di un beneficio di welfare.
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