Buoni fruttiferi postali: è consentita la modifica dell’intestazione? Ecco cosa fare

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05/07/2019

Buoni fruttiferi postali: i dati dell’intestatario possono essere cambiati? Ecco le novità

Buoni fruttiferi postali: è consentita la modifica dell’intestazione? Ecco cosa fare

I buoni fruttiferi di Poste Italiane sono un ottimo strumento di investimento sicuro ed esistono diverse tipologie per le diverse esigenze dei risparmiatori. I buoni fruttiferi, inoltre, sono anche cointestabili da due o più persone, ma non devono superare i quattro soggetti. La cointestazione può avvenire con la clausola denominata CPFR (Con Pari Facoltà di Rimborso), cioè ciascuno degli intestatari ha la facoltà di ottenere il rimborso.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: cointestazione con clausola CPFR, cosa implica

La cassa Depositi e Prestiti dà la possibilità di cointestare i buoni fruttiferi postali con la clausola CPFR. Questa dà la possibilità ad ogni intestatario di richiedere in modo autonomo il rimborso del Buono, presentarsi allo sportello munito del titolo cartaceo.

La contestazione dei Buoni a più soggetti è ammessa per un massimo di quattro persone e con la facoltà di rimborso disgiunto per ogni intestatario. La richiesta di applicare la clausola CPFR o meno va fatta esplicitamente all’atto della sottoscrizione del buono.

Buoni fruttiferi postali: è possibile cambiare l’intestatario o un cointestatario?

In primo luogo dobbiamo specificare che il buono fruttifero è un titolo nominativo non cedibile. Questo può essere trasferito ad altro soggetto solo in caso di decesso dell’intestatario. Poste Italiane censisce ogni titolare di buoni fruttiferi nell’Anagrafe generale di Poste Italiane S.p.A., e non è assolutamente possibile modificare l’intestazione originaria dei titoli.


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Ciò che è possibile fare, invece, è richiedere l’emissione di un Buono in favore di altro soggetto. Per far questo nel modulo di richiesta di emissione del BFP cartaceo, il richiedente deve specificare le esatte generalità a cui intende intestare il buono: cognome, nome, luogo e data di nascita e anche allegare al modulo un valido documento d’identità e del codice fiscale del soggetto al quale si intende intestare il titolo. In modo che l’ufficio postale possa censire in Anagrafe il titolare del rapporto.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: cointestazione con la clausola CPFR, cosa significa

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