Bonus carburante 2022 da 200 €: novità sugli studi professionali
Bonus carburante 2022, arrivano importanti aggiornamenti per il meccanismo di tutela pensato per aiutare i lavoratori a sostenere il crescente caro vita. L’aumento repentino dei prezzi dei combustibili ha avuto infatti negli scorsi mesi un impatto grave nei portafogli di molti pendolari costretti a utilizzare l’automobile.
Tra i rimedi pensati per tamponare la situazione c’è anche il bonus carburante. Un’erogazione possibile da parte dei datori di lavoro grazie all’aiuto indiretto dello Stato e pensata per sostenere i costi per lo spostamento tra casa e lavoro.
Rispetto al nuovo beneficio di legge, le ultime novità vedono introdurre un importante aggiornamento. Negli scorsi giorni infatti è stata approvata una proposta di emendamento al decreto Ucraina di Fratelli d’Italia. Attraverso questo passaggio, si prevede l’estensione dell’incentivo anche ai dipendenti degli studi professionali.
Bonus carburante 2022: la modifica al Dl Taglia prezzi
L’estensione del bonus carburanti 2022 arriva quindi grazie a una modifica al Dl taglia prezzi. Con l’intervento parlamentare si estende il beneficio ai dipendenti degli studi professionali. All’interno del nuovo testo è specificato che il bonus da 200 euro potrà essere assegnato da tutti i datori di lavoro privati e non solo dalle aziende.
La dicitura spiega infatti che il bonus viene garantito grazie a un “atto di liberalità ai propri dipendenti […] sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli, per un ammontare massimo di 200 euro”. In aggiunta, è importante ricordare che i buoni carburanti derivanti da questo specifico beneficio restano fuori dal conteggio legato all’Irpef. Questo perché l’importo del bonus non concorre alla formazione di reddito da lavoro.
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Buoni carburanti: quali sono i limiti previsti dalla legge
La specifica della mancata applicazione dell’Irpef ai buoni carburante è importante perché la legge prevede limiti precisi in tal senso. Normalmente la non concorrenza alla formazione del reddito da lavoro dipendente è di 258,23 euro l’anno. Un valore che risulta raddoppiato per gli anni 2020 e 2021, arrivando a 516,46 euro. Qualora si superi tale soglia, i buoni carburante concorrono alla formazione di reddito.
Il nuovo bonus da 200 euro non rientra invece all’interno di questa fattispecie. Le 200 euro erogate dai datori di lavoro non vengono quindi considerate come utili al raggiungimento della soglia massima di esenzione dall’Irpef.
Bonus carburante 2022: stanziamento in crescita per il nuovo intervento
Ovviamente, l’ulteriore estensione della platea dei beneficiari del bonus carburante da 200 euro comporterà la necessità di stanziare maggiori risorse. Inizialmente il provvedimento ha visto accantonare quasi 10 milioni di euro per l’anno 2022. Si tratta di risorse da conteggiare come mancate entrate Irpef per l’anno in corso. Di fatto, questa cifra è destinata a crescere dopo l’estensione del beneficio di legge agli studi professionali.
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Le richieste dei consumatori contro il caro carburante
Il tema del rincaro dei prezzi legati ai carburanti resta di grande attualità. Non appare quindi un caso se la politica si sta prodigando per estendere il bonus carburante da 200 euro a più categorie possibili di lavoratori. Nella giornata di ieri il Codacons ha inviato al governo una nuova richiesta d’intervento per fermare la speculazione.
Secondo l’associazione dei consumatori, rispetto allo scorso anno un litro di verde costa mediamente il 13,9% in più. L’intervento del governo è quindi ritenuto come improrogabile, anche perché il rischio è che la speculazione possa vanificare gli effetti del taglio delle accise e degli altri benefici di legge previsti nel settore al fine di tutelare i lavoratori e le famiglie.
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