Assegno invalidità (civile e ordinario) con Naspi, è possibile percepire entrambe le prestazioni?
Assegno invalidità e indennità di disoccupazione Naspi, una esclude l’altra o si possono percepire entrambe le prestazioni?
Cosa succede se i percettori di assegno di invalidità (AOI) perdono il posto di lavoro e hanno diritto alla NASPI? Analizziamo se le due prestazioni previdenziali sono compatibili tra loro, rispondendo anche alla domanda posta da un nostro lettore: Buongiorno sono stato operato a un tumore, percepisco un assegno di invalidità. Forse vengo licenziato e andrò in Naspi, ma i due redditi sono cumulabile? Grazie
Assegno invalidità e Naspi: sono compatibili?
L’assegno ordinario di invalidità non è compatibile con il trattamento di disoccupazione NASPI. Il lavoratore può comunque optare per la prestazione più conveniente. La normativa è cambiata dopo la sentenza n. 234/2011 della Corte costituzionale, la quale ha stabilito la possibilità di optare per la misura più conveniente in base alle esigenze del lavoratore. Tale sentenza è stata recepita e diventata esecutiva a tutti gli effetti.
Quindi, il lavoratore che percepisce l’assegno, e perde involontariamente il posto di lavoro, può scegliere se continuare a prendere l’AOI o rinunciarci e prendere l’indennità di disoccupazione. Se il lavoratore sceglie di percepire la Naspi, l’assegno sarà sospeso per tutto il periodo in cui fruisce dell’indennità di disoccupazione, e potrà essere ripristinato al momento dell’esaurimento della prestazione, oppure, in qualsiasi momento rinunciando alla prestazione Naspi.
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Ricordiamo che l’indennità di disoccupazione viene concessa a riduzione, questo significa che non è un importo costante e stabile, ma viene ridotto a partire dal quarto mese di fruizione. Se con la riduzione la Naspi dovrebbe risultare non più conveniente, allora si può rinunciare e attivare di nuovo l’AOI.
Ebbene precisare che l’assegno invalidità civile è compatibile con la Naspi, diversamente dall’AOI. Nel 2019 per poter fruire dell’assegno invalidità civile è richiesta una percentuale invalidante superiore al 74% e un limite di reddito da non superare pari a euro 4.906,72; l’assegno corrisposto è di euro 282,55.
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