Calcolo pensione dalla busta paga in base al versamento dei contributi

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19/06/2020

Ecco come effettuare il calcolo pensione dalla busta paga considerando il fattore temporale dei versamenti contributivi e il sistema di calcolo applicato.

Calcolo pensione dalla busta paga in base al versamento dei contributi

Come effettuare il calcolo della pensione dalla busta paga? È questa una delle tante domande che ci pongono i lettori per capire qual è la differenza tra lo stipendio attuale e la pensione che percepiranno al termine dell’attività lavorativa. Molto dipende dalla forma pensionistica che si sceglie in base ai requisiti in possesso; il nostro sistema previdenziale è molto ampio e prevede un bel pacchetto di pensioni news nel 2020. Andiamo per ordine e cerchiamo di capire come si effettua il calcolo pensione dalla busta paga.

Calcolo pensione e sistema di calcolo

L’importo della pensione varia in base al sistema di calcolo applicato, in alcuni casi ci può essere una notevole differenza fra lo stipendio e l’assegno pensione che si andrà a percepire.

Il metodo di calcolo della pensione ha subito molte modifiche nel corso degli anni. Oggi il metodo applicato prevede di effettuare una distinzione tra i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 e i lavoratori che hanno iniziato dopo il 1996. Il metodo di calcolo della pensione si divide in base a tre sistemi: retributivo, contributivo e misto.

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Sistema retributivo

Prima del 1° gennaio 1996 la pensione veniva calcolata con il sistema retributivo e l’assegno veniva calcolato effettuando una media delle retribuzioni percepite durante la carriera lavorativa. Questo sistema è molto favorevole soprattutto per coloro che hanno beneficiato di un aumento di stipendio negli ultimi anni o hanno cambiato azienda migliorando la qualifica lavorativa. Questo sistema, adesso, si applica solo nei confronti di color che hanno maturato almeno 18 anni di contributi prima del 1° gennaio 1996.


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Sistema contributivo

Dal 1996 è invece entrato in vigore il sistema contributivo, che prevede il calcolo della pensione considerando i soli contributi maturati nel corso della carriera lavorativa. Al montante contributivo si applica un coefficiente di trasformazione stabilito dall’Inps.

Sistema misto

Il sistema misto è composto dai due sistemi: retributivo e contributivo. In effetti è cosi articolato: chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, ma ha accumulato meno di 18 anni di contributi, in questo caso si applica il sistema retribuito solo per i contributi versati prima di quella data e i restanti contributi sono calcolati con il sistema contributivo, da qui nasce il nome di sistema misto.

Il montante individuale contributivo si calcola considerando tutti i contributi accreditati, moltiplicando la retribuzione annua per l’aliquota del 33 per cento se lavoratore dipendente; se lavoratore autonomo l’aliquota è del 20 per cento sommando i contributi versati per ciascun anno lavorativo.

Siamo arrivati fino a qui e calcolare la pensione non è facile, la prima cosa da fare è procurarsi le credenziali Inps per tenere sotto controllo l’estratto conto contributivo e per poter capire il fattore temporale dei versamenti contributivi.

Inoltre, esistono tantissimi programmi in rete che permettono di usare simulatori per il calcolo della pensione, il più efficace è quello dell’Inps. L’ente previdenziale mette a disposizione il servizio “la mia pensione futura” sul portale del sito Inps che consente di stimare l’importo dell’assegno pensionistico in base al proprio estratto contributivo. Oppure, consigliamo di consultare il programma calcolo della tua pensione del sole24ore, molto facile e permette in base ai dati inserire di simulare la futura pensione.

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