Lavoro categorie protette: ecco come iscriversi al collocamento mirato
Lavoro e assunzioni categorie protette ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 68/99. Ecco i soggetti che possono iscriversi al collocamento mirato.
La legge n. 68/99 può considerarsi una legge all’avanguardia nel diritto del lavoro, perché di fatto ha riformato il collocamento obbligatorio a tutela delle persone con disabilità. Infatti, la citata legge, contenente “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e successive modificazioni, prevede che le persone con disabilità e con un’invalidità superiore al 45% possono iscriversi alle liste speciali del collocamento attivate presso i centri per l’impiego. In particolare, quindi, tale legge ha affiancato il concetto di collocamento obbligatorio a quello di collocamento mirato. Quest’ultimo inteso come l’insieme di azioni, servizi e strumenti che permettono di valutare attentamente le persone con disabilità così da aiutarlo a inserirsi, attraverso forme di sostegno e soluzioni di problemi, nel posto di lavoro più adatto. Vediamo chi sono i soggetti appartenenti alle categorie protette e come iscriversi al collocamento mirato.
Lavoro soggetti appartenenti alle categorie protette: art. 1 e 18 L. 68/99
Quando si parla di categorie protette ci si riferisce a quella tipologia di persone che si trovano in difficoltà a causa di un problema fisico o sociale. La legge n. 68/99 però distingue i lavoratori appartenenti alle categorie protette in “disabili” e “altre categorie”.
I disabili ai sensi dell’art. 1 sono:
a)invalidi civili con una percentuale di invalidità superiore al 45%;
b)invalidi del lavoro con un’invalidità superiore a 33%;
c)non vedenti, infatti non sono più tenuti ad inserirsi anche all’albo dei centralinisti privi della vista (D.lgs. n.151/2015);
d)sordomuti;
e)invalidi di guerra o per servizio.
Le altre categorie protette, secondo l’art. 18 sono:
a)profughi;
b)vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge n. 407/1998);
c)orfani e coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, servizio o guerra;
d)orfani e coniugi di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di lavoro, servizio di guerra.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Le persone che fanno parte delle categorie protette hanno diritto ad avere un posto di lavoro (L. n. 68/1999 art. 8), ma per rientrare in questa categoria bisogna possedere dei requisiti specifici.
Iscrizione alle liste del collocamento mirato (L. n. 68/99)
Le persone disoccupate che intendano iscriversi alle liste del collocamento mirato devono presentarsi presso il Centro per l’Impiego con i seguenti documenti:
1)documento di riconoscimento;
2)codice fiscale;
3)permesso di soggiorno, nel caso di cittadini extracomunitari.
4)per ciascuna categoria è inoltre necessario presentarsi per l’iscrizione con la seguente documentazione. Per persone disabili art. 1: certificato di invalidità rilasciato dalla Commissione medica competente o dall’INAIL; mentre, per le categorie protette art. 18: specifica documentazione attestante il possesso dei requisiti.
Per la documentazione dettagliata, si consiglia di visitare il sito dell’Agenzia del lavoro della regione di residenza o domicilio.
Dopo l’iscrizione, ma prima dell’avviamento al lavoro, la persona disabile, dovrà essere valutata considerando il tipo di invalidità in relazione alla preparazione professionale.
Il lavoratore effettua, quindi, un colloquio orientativo con un operatore del CPI che annoterà in una scheda le capacità lavorative, le abilità, il grado di invalidità.
Nella stessa scheda, saranno inserite le caratteristiche dei posti da assegnare ai lavoratori disabili, favorendo l’incontro tra domanda e offerte di lavoro.
In seguito, il lavoratore è inserito nell’apposita graduatoria delle persone disabili disoccupati in attesa di assunzione.
Inserimento lavorativo dei soggetti iscritti nelle liste del collocamento mirato
In base all’art. 8 della legge 68 del 1999 l’inserimento lavorativo in un soggetto iscritto alle categorie protette è ben definito. Infatti, dopo il riconoscimento dell’invalidità e l’iscrizione al centro per l’impiego, le modalità di assunzione avvengono nel momento in cui i datori di lavoro ne fanno richiesta presso i CPI.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Le assunzioni possono essere a tempo determinato o indeterminato, sia a tempo pieno che part time. Possono essere anche attivati contratti di apprendistato oppure essere realizzate all’interno di specifici piani di assunzione regolati da convenzioni tra enti e datori di lavoro.
I datori di lavoro, con almeno 15 dipendenti, entro 60 giorni, devono presentare richiesta di assunzione ai CPI dal giorno dopo l’obbligo stesso.
Successivamente alla domanda, i CPI iniziano l’iter per trovare i lavoratori più adatti alle esigenze organizzative e lavorative per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con altri lavoratori.
Leggi anche: Disabili e Coronavirus: le agevolazioni previste nel Decreto Cura Italia
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl