Cos’è lo sbattezzo e come poterlo fare
Lo sbattezzo è l’iter da seguire per cancellare il battesimo ricevuto quando si era piccoli. In Italia solo nel 2015 sono avvenuti 47.726 sbattezzi!
Se prima l’Italia era un paese molto cattolico, oggi si contano più atei che credenti. Ci sono persone che non sono interessate a continuare il percorso dei sacramenti e decidono di non imporli ai loro figli, come Chiara Ferragni e Fedez che non sono sposati in chiesa e non hanno battezzato il piccolo Leone, e chi, addirittura, decide di cancellare quelli già presi, come il battesimo. Questo processo si chiama sbattezzo, ma è anche noto come apostasìa. Con questa scelta, si dà via ad un iter con la quale si elimina il bettismo preso da bambini e ci si allontana definitivamente dalla chiesa. Vediamo di cosa si tratta.
Lo sbattezzo, cos’è e come si fa?
Sono tante le ragione che portano una persona a volersi allontanare dalla chiesa e a interrompere quella rete di sacramenti iniziata quando si era ancora piccoli.
Il nostro intento non è quello di conoscere queste ragioni e nemmeno di contestarle o approvarle: semplicemente vogliamo parlarvi di un iter da seguire qualora decideste di allontarvi definitivamente dalla chiesa e da tutto ciò che vi tiene legati ad essa.
Ma anche di informarvi di come questa sia una realtà attuale.
La richiesta di sbattezzo è molto semplice ed è soprattuo gratis: bisogna recarsi presso la parrocchia in cui si è stati battezzati da piccoli.
Chi richiederà lo sbattezzo sa che il suo battesimo non sarà eliminato dai registri ufficiali, sa che sarà considerato da quel momento uno scomunicato, che non potrà avere altri sacramenti e nemmeno le esequie quando si muore.
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Qualora, però, si volesse fare un passo indietro e ritornare alla chiesa bisogna fare pentimento.
Ritorniamo all’iter da seguire per essere sbattezzati: il processo di sbattezzo inizia da una lettera raccomandata scritta dall’interessato con all’interno il documento d’identità.
Si scarica un modulo che presenta tale richiesta, scaricabile dal sito UAAR, e si fa richiesta di non essere più considerato come cattolico, per poi consegnarla al parroco, il quale dovrà poi firmare senza potersi opporre.
Sarà poi fatta una copia del documento o da tenere per sé oppure da inviare alla parrocchia.
Infine, il compito del parroco che ha accettato lo sbattezzo della persona interessata sarà quello di inviare la richiesta alla Cancelleria della Curia Vescovile.
Dopo aver aspettato 15 o 20 giorni dall’invio si dovrebbe ricevere la lettera firmata, andando quindi a certificare lo sbattezzo definitivo.
In Italia, solo nel 2015, ci sono stati ben 47.726 processi di sbattezzo.
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