Congedo straordinario legge 151: cambio di residenza o dimora temporanea?
Per il congedo straordinario retribuito è necessaria la residenza con il disabile? Il requisito si soddisfa anche con la dimora temporanea.
Il congedo straordinario retribuito regolato dalla legge 151/2001 e concesso ai dipendenti che assistono un familiare con handicap grave in base alla legge 104, articolo 3, comma 3, permette un’assenza di un massimo due anni (fruibili anche in maniera frazionata a giorni) dal lavoro percependo un’indennità pari all’ultima retribuzione prima del congedo calcolata sugli elementi base dello stipendio.
Congedo straordinario e residenza
Una nostra lettrice ci scrive per chidere:Buongiorno, usufruisco dei permessi 104 x mia madre invalida art3 comma 3 ma non sono residente con lei
Posso chiedere i permessi per la legge 151 essendo residente in altro comune?
Fiduciosa in un positivo riscontro, porgo
Cordiali Saluti
A parte per i genitori che prestano assistenza al figlio con grave disabilità, per i quali il requisito della convivenza non è obbligatorio, per tutti gli altri familiari di disabile grave che vogliono presentare domanda di congedo straordinario retribuito è richiesto il requisito della coabitazione (convivenza e residenza) con il disabile grave.
Il requisito della convivenza si intende soddisfatto anche qualora il lavoratore che presenta domanda di congedo straordinario retribuito abitando in un comune diverso da quello in cui vive il disabile, richieda iscrizione nel registro temporaneo della popolazione per ottenere la dimora temporanea con l’invalido.
L’Anagrafe della popolazione Temporanea è un particolare tipo di registro che consente alle persone che non hanno ancora deciso di stabilirsi definitivamente in un Comune o vi debbano risiedere solo per problemi di lavoro o familiari, di segnalare la propria situazione al Comune in cui hanno fissato temporaneamente il proprio domicilio.
Nel suo caso, quindi, risiedendo in un Comune diverso da quello di sua madre invalida, può richiedere l’iscrizione nel registro della popolazione provvisoria nel comune in cui risiede sua madre ed ottenere la dimora temporanea nella sua residenza per poterle prestare assistenza per la durata del congedo.
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