Danni da maltempo: chi paga il risarcimento? Cosa fare in caso di calamità naturali
Sempre più persone sono portate a chiedersi chi paga i danni causati dal maltempo, specie in seguito ai tragici eventi che di recente hanno sconvolto la nostra penisola. La verità è che se il maltempo provoca dei danni, gli eventi atmosferici che hanno portato alla distruzione di abitazioni e strade comportano la responsabilità dell’ente deputato alla loro manutenzione. Vediamo quindi chi deve risarcire i danni provocati dal maltempo e soprattutto come fare per richiedere quanto ci spetta dall’ente pubblico responsabile.
Maltempo e danni chi li paga
In primo luogo occorre chiarire che, in linea di massima, per ottenere un risarcimento danni bisogna individuare un responsabile. Come si anticipava in apertura, gli enti locali hanno la responsabilità quando il maltempo provoca dei danni alle cose e ai cittadini che transitano sulle strade che subiscono gli effetti deleteri degli eventi atmosferici.
In generale, qualora un soggetto effettui un viaggio in seguito alla diramazione dell’allerta meteo, ci sarà una limitazione di responsabilità da parte dell’ente pubblico. Ad ogni modo, qualora i danni al privati cittadino provengano dall’incuria del territorio sotto la responsabilità della Pubblica amministrazione, l’ente pubblico territoriale dovrà risarcire i danni causati dal maltempo.
In primo luogo, la responsabilità sorge in capo all’ente Comune, tuttavia anche gli altri enti pubblici hanno l’obbligo di risarcire i danni causati dal maltempo qualora siano causati da un’omessa custodia.
Leggi anche: Come i conti correnti online stanno cambiando le abitudini di spesa dei consumatori
Il principio generale nel risarcimento danni da maltempo
Perché un danno causato dal maltempo sia risarcibile, la strada pubblica oppure il territorio pubblico che doveva essere manutenuto deve essere travolto da un danno che non è ordinario e in questo contesto si innesta il principio dell’ordinarietà.
In particolare, qualora:
- Manutenzione della strada;
- Diligenza ordinaria del cittadino;
Sarebbero state idonee ad evitare i danni causati dal maltempo, e l’ente non abbia provveduto a porre in essere tali misure preventive, quest’ultimo dovrà pagare i danni. Questo accade in caso di frane ed alluvioni, ad esempio. Qualora un’alluvione dovesse distruggere un bene privato che si sarebbe potuto risparmiare se il comune avesse preso dei provvedimenti prima allora l’ente territoriale è tenuto a risarcire il danno.
In questo contesto si è inserita più volte la corte di Cassazione, che ha persino escluso che una quantità di pioggia insolita ed imprevedibile basti per escludere la responsabilità comunale. Se non c’è stata manutenzione, si configura una responsabilità dell’ente derivante dalla mancata adozione di misure preventive. Un esempio può essere la pulizia degli acquedotti: qualora l’ente pubblico non abbia provveduto alla regolare manutenzione dell’Acquedotto e si verifichi un evento improvviso che comporti seri danni per i cittadini, questi potranno chiedere il danno al comune.
Danni da maltempo ed imprevedibilità: chi paga
Se il danno è imprevedibile l’ente pubblico non è tenuto a risarcire il danno. È questo il caso fortuito, ovvero la circostanza che vale ad esonerare l’ente territoriale dalle proprie responsabilità. La legge, infatti, impone al comune di porre in essere attività mirate a salvaguardare il territorio, qualora non lo faccia è tenuta a risarcire il danno. Se invece lo fa, le calamità che causano danni gravi nonostante le misure precauzionali adottate secondo legge, non concedono alcun risarcimento. Ad ogni modo è possibile richiedere degli aiuti pubblici che sono appositamente pensati per far fronte a calamità di questa portata. I danni derivanti dal maltempo e causati da una cattiva manutenzione possono però essere risarciti. Per ottenere il risarcimento bisogna innanzitutto dotarsi di mezzi di prova, che varranno ad attestare la gravità del danno e la conseguente risarcibilità dello stesso. Ecco come fare.
Potrebbe interessarti: Licenziamento durante malattia, è possibile? Cosa succede se si supera il limite
Come richiedere i danni al comune
Per effettuare la richiesta di risarcimento danni causati dal maltempo occorre in primo luogo scattare delle foto che ritraggano subito il danno causato. Per fare un esempio, qualora il danno sia causato da una lastra di ghiaccio visibile a malapena, occorre intervenire subito prima che il ghiaccio si sciolga. Possono anche essere raccolte delle testimonianze personali da parte dei soggetti presenti quando abbiamo subito il danno. Parimenti vale anche il certificato medico per attestare le conseguenze sulla salute che il danno subito ha provocato, così come l’eventuale verbale dei vigili del fuoco o della polizia intervenuta sul posto.
In seguito alla raccolta delle prove, bisogna inviare una raccomandata a/r al municipio in cui si risiede punto allo stesso modo si potrà protocollare il documento all’Ufficio protocollo comunale. Dell’oggetto della richiesta bisogna indicare:
Richiesta di risarcimento per danni causati da calamità naturale.
In seguito occorrerà descrivere in maniera dettagliata quale sia il bene danneggiato e qual è il tipo di danno causato. Nella richiesta bisognerà far presente anche se abbiamo già sostenuto delle spese di ripristino della situazione allegando i costi di riparazione tramite le fatture pagate.
Le foto presenti in questo articolo sono concesse in licenza a Giddy Up srl