Acconto IMU 2023, scadenza in arrivo? Ecco 2 soluzioni per chi non può pagarlo subito
L’acconto Imu 2023 è prossimo alla scadenza: il suo importo deve essere corrisposto al fisco entro il 16 giugno prossimo, quindi manca meno di un mese per pagare. Non pagare in tempo comporta l’applicazione di sanzioni e interessi, ma se si ha l’esigenza di ritardare il pagamento per motivi di forza maggiore, alcuni metodi per evitare di pagare le sanzioni per intero ci sono. In questo articolo scopriremo come fare per non pagare l’acconto IMU entro il termine previsto, diminuendo l’applicazione di interessi e sanzioni attraverso il Ravvedimento Sprint e il Ravvedimento operoso, indicando anche quali sono le percentuali della sanzione da pagare se non si adempie in tempo.
Come non pagare subito acconto IMU 2023
Se non si paga l’acconto IMU entro il termine, l’applicazione di interessi e sanzioni sarà di competenza dell’ente che ha emanato l’imposta. Di fatto, l’ente locale al quale bisogna pagare l’IMU è il Comune, e se ci si ricorda di versare l’acconto entro pochi giorni dalla scadenza, la sanzione è irrilevante.
Se passa più tempo, e il comune non ci ha ancora inviato l’avviso di ritardo nel pagamento, è possibile provvedere da sé coi due metodi del Ravvedimento Operoso e del “Ravvedimento Sprint”. Uno dei metodi migliori per evitare l’applicazione di una sovrattassa eccessiva, il Ravvedimento Sprint consente di saldare l’importo dell’acconto IMU con una sanzione davvero bassa, e finché si è in tempo costituisce la migliore soluzione in assoluto. Scopriamo nel dettaglio come fare.
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Come funziona il Ravvedimento Sprint
Il termine temporale per usufruire del Ravvedimento Sprint è di 14 giorni dopo la scadenza ordinaria del pagamento. Questo metodo permette di saldare l’acconto applicando soltanto una sanzione esigua, pari allo 0,1% rispetto a ogni giorno in cui si ritarda il pagamento. Facendo un rapido calcolo, attraverso il Ravvedimento Sprint si può pagare il massimo dell’1,4% in più, ma un esempio pratico varrà a capire meglio l’entità della sanzione.
In particolare, qualora un contribuente dimentichi di versare l’acconto IMU entro il 30 giugno 2023, col Ravvedimento Sprint dovrà corrispondere l’1,4% in più. Tradotto in cifre, supponendo di dover pagare un acconto IMU di 180 euro sul proprio immobile con l’applicazione del ravvedimento Sprint si andrà a pagare 2,52 euro in più. Come si vede, decidendo di provvedere per tempo dopo la scadenza, il ravvedimento sprint permette di pagare davvero pochissimo.
Cosa succede dopo 14 giorni
Se non si paga dopo 14 giorni dal termine, evitando anche di usufruire del Ravvedimento Sprint, le somme diventano più alte a mano a mano che i giorni passano. Per quantificare la sanzione da pagare a causa del ritardo bisogna fare riferimento all’art. 13 d. lgs. n 472 1997. Nella fattispecie, il ritardo viene sanzionato in una misura variabile, determinata in frazioni del 15 o del 30% dell’imposta, come indicato di seguito:
- Dal 14° giorno al 30° giorno dal termine: 1,5%;
- Oltre i 30 giorni ma prima dei 90: 1,67%;
- Dopo i 90 giorni, ma prima del 30 giugno 2024: 3,75%;
- Dopo giugno 2024 ed entro il 30 giugno 2025: 4,29%;
- Dopo il 30 giugno del 2025: 5%;
- Dopo la constatazione della violazione (da parte dell’ente ex art. 24 l 7 gennaio 1929, n. 4): 6%.
Oltre alla sanzione occorre sommare anche un interesse annuo legale, calcolato su ogni giorno dopo la scadenza del termine di pagamento. Vediamo quindi cosa succede se si adotta il metodo del Ravvedimento Operoso.
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Ravvedimento operoso: come funziona e come fare
Il ravvedimento operoso consente di pagare in maniera agevolata prima che l’ente effettui il controllo e ci invii il sollecito di pagamento. Agendo dunque prima del comune nonché dell’agente di riscossione, il contribuente pagherà:
- L’intera imposta non pagata;
- Interessi calcolati sul tasso annuale per ogni giorno;
- Sanzione aggiuntiva, ma ridotta.
Come si anticipava, più il tempo passa più la sanzione aumenta, nella misura del prospetto innanzi indicato. Di conseguenza, il termine entro il quale si consiglia di saldare l’acconto IMU in ritardo sono 14 giorni dopo la scadenza del pagamento, ossia il 30 giugno del 2023.
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