Bonus Disabili 2023, 5 agevolazioni da non perdere: quali sono e come richiederle
Bonus disabili, il governo ha rinnovato molte tra le agevolazioni disponibili, confermando i vantaggi da poter richiedere, anche subito e direttamente con domanda online, per tutti i soggetti appartenenti a determinate categorie svantaggiate. In particolare parleremo di esenzioni fiscali, aiuti per la rimozione di ostacoli, detrazioni per assistenza personale e acquisto di veicoli speciali. Vediamo quindi quali sono le principali misure attive e come fare per richiederle.
Rimozione barriere architettoniche
Uno tra i principali bonus destinati alle persone con disabilità media o grave è rappresentato dall’agevolazione fiscale sui lavori per la rimozione delle barriere architettoniche nelle abitazioni. Valida per appartamenti indipendenti o condomini e a prescindere dal fatto che chi la richiede possa essere proprietario o inquilino in affitto. Consiste nella detrazione fiscale dal 50 al 75%, a seconda del periodo di intervento.
Questa è una tra le poche agevolazioni sulla casa per le quali il governo ha mantenuto la possibilità di scegliere lo sconto in fattura, anche se rientranti nela misura più ampia del Superbonus. Pertanto è particolarmente conveniente. Il contribuente può effettuare lavori per installazione montascale, ascensori o rampe per favorire la mobilità con le seguenti percentuali di sconto o rimborso:
- 50% per gli interventi di ristrutturazione con spese sostenute entro il 31 dicembre 2024;
- 75% di detrazione per lavori da effettuare entro dicembre 2025
Agevolazioni disabili per acquisto veicoli
Per quanto riguarda l’acquisto di autoveicoli speciali, adatti al trasporto di persone con handicap, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto alcune particolari agevolazioni. Si tratta di una serie di esenzioni fiscali, IVA e IRPEF, che intervengono sia sulla compravendita che sul passaggio di proprietà, ed infine sul bollo annuale. I requisiti prevedono che i mezzi siano idonei al trasporto di persone che risultano:
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- Non vedenti;
- Sorde;
- Con gravi difficoltà motorie o ridotte capacità deambulatorie;
- Titolari di indennità di accompagnamento perchè non autosufficienti.
Per questi soggetti il fisco prevede l‘IVA ridotta al 4% e la detrazione IRPEF pari al 19% su una spesa già sostenuta, per un importo massimo di 18075,99 euro. Inoltre l’esenzione dell’imposta di bollo nella trascrizione del passaggio di proprietà.
Esenzione bollo auto per disabili
I disabili titolari di automezzi o i familiari per i quali risultano fiscalmente a carico possono usufrire dell’esenzione permanente dal pagamento del bollo auto. Il mezzo deve presentare alcune caratteristiche, quali:
- Massimo 2000 centimetri cubici di cilindrata per auto a benzina;
- Massimo 2800 cc per quelle a diesel;
- Potenza non superiore a 150Kw per le auto elettriche.
La domanda va fatta entro 90 giorni dall’acquisto negli uffici tributi regionali o agli uffici Aci di competenza della provincia. A partire dall’accoglimento, il bonus sarà valido anche per gli anni successivi. Senza bisogno di presentare ulteriori richieste.
Le detrazioni fiscali per spese mediche e assistenza
Tra i bonus disabili più utilizzati ci sono sicuramente le agevolazioni speciali che il fisco riserva ogni anno a chi usufruisce di particolari servizi per l’assistenza personale, per la riabilitazione o altri tipi di cure mediche e terapie generiche. Per queste spese l’Agenzia delle Entrate concede una deduzione dal reddito del 19%, che va quindi ad abbassare il tetto IRPEF annuale. Sono compresi i pagamenti già effettuati per medicinali e visite, così come anche le spese per compensi destinati ad assistenti speciali.
Ad esempio personale addetto alla riabilitazione o infermieri specializzati che prestano cure a domicilio. Tutte queste deduzioni spettano al contribuente disabile, se in possesso dell’adeguata documentazione con fatture e dettaglio delle prestazioni. Le stesse agevolazioni possono essere richieste dal familiare, anche se il soggetto con handicap non è a carico, ma ne sostiene fiscalmente le spese.
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Per quanto riguarda invece le visite specialistiche come analisi, prestazioni chirurgiche a pagamento o acquisti di dispositivi, resta il beneficio della detrazione IRPEF, in base a quanto pagato, da inserire nella dichiarazione dei redditi annuale nel quadro riservato alle “Spese sanitarie detraibili“.
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